La mia testa è rimasta ferma a quell’episodio
Domanda
Salve, ho 45 anni e da circa 3/4 anni vivo una situazione di ansia da prestazione sessuale. È iniziato tutto da un episodio. Una sera non sono riuscito a fare sesso, per cui io mi sono fermato lì in quel momento.
Secondo me tutte le volte dovrebbe succedermi e, puntualmente, mi bloccano degli attacchi di ansia. Per sicurezza ho fatto tutti gli accertamenti medici per verificare che non ci siano problemi fisici. Per cui, accertato che tutto funziona normalmente senza nessun problema, l’unica ipotesi è rimasta quella a livello psicologico. La mia testa è rimasta ferma a quell’episodio.
In questi ultimi anni ho cercato di risolverla da solo e di aiutarmi con le pillole in commercio per aiutare le erezioni e tutto sembrava andare bene. Negli ultimi periodi, invece, la cosa si è un po’ aggravata. Nel senso che, non accettando l’aiuto di queste pillole, gli attacchi d’ansia sono aumentati. Per questo non riesco più ad avere approcci con nessuno.
Adesso sono arrivato al punto di chiedere aiuto a qualcuno che mi riporti ancora allo stato di quando non avevo nessun problema. Adesso, non so se lei si sente di valutarmi, che percorso dovrò seguire e che tempi ci vorranno.
In merito a questo gli chiedo anche cortesemente la tariffa perché purtroppo dovrò fare i conti con le mie possibilità.
In attesa di un riscontro, cordiali saluti.
Risposta
Gentile lettore, grazie per avermi contattato. Mi sembra di capire che negli ultimi 4 anni lei abbia sviluppato un disturbo dell’erezione secondario. Dalla sua domanda non è chiaro se il problema si verifichi in ogni situazione. Ipotizzo che accada solo in coppia e sia quindi una difficoltà situazionale.
Se la testa rimane ferma, il corpo non riesce ad andare avanti
Gli esami medici l’hanno rassicurata sul fatto che il suo corpo sta bene. Infatti il lavoro psicologico non cura il corpo, ma la mente. Come dice anche lei, la sua testa è rimasta ferma a quella sera del 2013 in cui l’ansia diventò ingestibile.
Le emozioni, si tratti di ansia come di ogni altra, hanno un effetto sul corpo. Quando siamo tristi non riusciamo ad alzarci dal letto, quando siamo arrabbiati aumenta il tono della voce, quando siamo preoccupati o in ansia tendiamo a tremare e a muoverci frettolosamente. Queste reazioni fisiche non sono di grave impatto nel quotidiano, ma possono essere incompatibili con una buona sessualità. Nella sessualità il corpo funziona in modo autonomo e se la mente dà messaggi contrastanti, spesso vince sul corpo.
Le emozioni sono intimamente collegate al nostro modo di pensare. Pensieri rigidi innescano emozioni intense e ingestibili. Ad oggi il suo problema sessuale sembra diretta conseguenza di una difficoltà nel gestire l’ansia e, ancora prima del 2013, nel comprenderla efficacemente in quanto emozione sana e utile per i rapporti sociali.
Lei descrive come ultimamente l’ansia sia diventata un problema per tutti gli approcci. La difficoltà a vivere la sessualità è un problema sessuale causato da un problema emotivo, la difficoltà ad approcciarsi agli altri, invece, è direttamente un problema emotivo.
Costruire un modo diverso di vivere l’ansia
Non saper immaginare un’alternativa rende difficile poter cambiare approccio al problema. Lavorarci con uno specialista serve a costruire un percorso di senso che permetta un rapporto più efficace con se stessi.
Le suggerisco quindi di contattare uno psicoterapeuta specializzato in sessuologia per iniziare un percorso di psicoterapia in cui lavorare per comprendere e imparare a gestire più efficacemente le emozioni attualmente vissute in modo così dannoso.
Obiettivo della psicoterapia non sarà tornare a prima del problema. Prima del 2013 forse non aveva problemi sessuali, ma era a rischio di svilupparne. L’obiettivo della psicoterapia sarà non avere problemi sessuali e non essere più indifesi nei confronti delle difficoltà emotive. La competenza emotiva è un’abilità che si può allenare.
Se si trova in zona, può contattarmi per fissare un primo appuntamento presso il mio studio di psicoterapia e sessuologia. Il costo dei colloqui è nella media del prezzo delle sedute di psicoterapia che potrebbe trovare presso altri colleghi. Nel caso nel primo colloquio non fosse convinto, non c’è alcun vincolo a proseguire.
Spero di esserle stato di aiuto, non esiti a scrivermi per ulteriori dubbi.
Cordiali saluti.