Il sessuologo risponde – 13 – Ha detto di non sentirsela più di avere un rapporto fisico, cosa posso fare?


Parlare di desiderio sessuale può aiutare a coltivarlo insieme. Per riuscirci, però, serve che lui sappia parlarne. Se non riuscisse, farvi aiutare può essere una buona idea.


Domanda

Buongiorno, sto da sette mesi con un uomo di 50 anni. La nostra relazione per i primi sei mesi è andata bene. Lui per me è stata la prima persona con cui ho avuto un rapporto sessuale e in generale affettivo.

Nell’ultimo periodo però non abbiamo più fatto l’amore, in quanto da un paio di settimane lui ha detto di non sentirsela più di avere un rapporto fisico di ogni genere con me. Quindi non solo sessuale ma anche per esempio non vuole più baciarmi. Ha detto di non provare più desiderio né per me né per altre donne in generale.

Ho 21 anni, cosa posso fare per aiutarlo?

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Gentile lettrice, mi sembra di capire che lei desideri aiutare il suo partner a provare più desiderio per recuperare l’intimità fisica della vostra relazione. Per ragionare su questo tema può essere importante tenere in considerazione almeno tre elementi. Avete una relazione da sette mesi. Tra di voi ci sono 29 anni di differenza. E, per come la descrive, l’assenza di desiderio sessuale non sembra dovuta a un evento significativo.

Il desiderio sessuale a 50 anni

Il desiderio sessuale è la fase zero del ciclo di risposta sessuale. L’esperienza del provare desiderio può essere influenzata dagli altri, ma non può esserne determinata. Quando viene proposta una situazione che incontra completamente i gusti del desiderio sessuale di qualcuno, è probabile che questa persona desideri condividere intimità sessuale. Semplificando, tanto meglio si conoscono i propri gusti, tanto più volontariamente si può gestire il proprio desiderio.

Avere desideri sessuali semplici e generici è un vantaggio in termini di quantità. Tanto più il gusto è vago, tanto più numerose sono le situazioni che possono sollecitare efficacemente il desiderio. Questo tende a modificarsi con l’età. Generalmente, con il passare del tempo, le persone tendono a irrigidire i propri gusti, danneggiando la variabilità del proprio desiderio sessuale. Con l’età c’è la tendenza a desiderare situazioni meno varie, ritornando spesso sugli stessi pensieri.

Questo significa che incontrare completamente i gusti di una persona di 50 anni può essere più complicato che incontrare i gusti di una persona di 21.

Quando il desiderio sessuale scompare all’improvviso

Il fatto che non sia accaduto nessun evento significativo non vuol dire che non sia accaduto nulla. Il desiderio sessuale è un evento cerebrale prima che genitale, infatti non esiste sessualità senza un cervello che la inneschi. È possibile che il suo partner abbia portato avanti dei ragionamenti che, nella loro evoluzione, lo abbiano condotto a questo risultato. Il suo ragionamento ha modificato il modo in cui lui legge il vostro rapporto, attribuendogli significati che, ad oggi, lo rendono incompatibile con ciò che prima era desiderabile. Questo, anche se ad oggi è un problema per la vostra sessualità, non è necessariamente un epilogo negativo.

Per alcune persone il desiderio sessuale è incompatibile con l’amore, con l’affetto, con la parità, con l’amicizia, con la somiglianza, con la vicinanza, con la responsabilità, con la fiducia, con il conflitto, con il confronto o con l’intimità. Quando il desiderio sessuale scompare all’improvviso non significa che il rapporto sia peggiorato, anzi, potrebbe anche voler dire l’opposto.

Una possibilità potrebbe essere che lui in passato abbia vissuto esperienze che lo hanno portato a rifuggire la vicinanza, e, influenzato da queste, stava affrontando la relazione con un distacco che potrebbe aver perso durante questi sette mesi. Si è innamorato e questo ha cambiato le cose. Un’altra possibilità potrebbe essere che lui si aspettasse altro dal vostro rapporto, e che la delusione lo abbia portato a rivalutare la relazione. Ma queste sono solo due alternative, probabilmente esistono innumerevoli possibili spiegazioni più o meno chiare.

È possibile che la sua sessualità sia molto più fragile di quanto possa sembrare.

Cosa posso fare per aiutarlo?

Per aiutare il suo partner, la prima cosa che penso sia importante suggerirle è di tutelarsi. Aiutare gli altri a proprio discapito tende a essere una cattiva idea. Per questo, è importante chiarirsi che può provare ad aiutarlo, ma non può avere la certezza del risultato. Questo è vero per lei, come sarebbe vero per qualunque altra donna, indipendentemente dalle proprie abilità. In questa situazione, tutelarsi potrebbe voler dire “accettare i possibili limiti del suo partner” o “non mettere in dubbio la propria capacità di sedurre”.

Operativamente serve capire meglio cosa funzionasse nella vostra sessualità e cosa si sia aggiunto. Spesso la gelosia porta a pensare a un’altra persona, ma molto più spesso è un pensiero ad mettersi in mezzo. Non so se possa essere un suggerimento utile, ma, visto che mi scrive a fine dicembre, questo è un periodo in cui per molti il pensiero va a temi familiari. È possibile che questo periodo abbia favorito qualche riflessione riguardo a rapporti passati o a progettualità sul futuro.

Allo stesso tempo, nulla le vieta di sperimentare. Lei ha condiviso molti mesi di sessualità con il suo partner, lo conosce meglio di molte altre persone. Ha osservato cosa sembra eccitarlo di più? Se esistono delle situazioni in cui è possibile, provi a mettere in scena quello che pensa possa risultargli eccitante, o anche situazioni che lei ritiene desiderabili. Non si dimentichi che lei è una parte fondamentale della vostra relazione di coppia e forse alcune cose che lei ha fatto spontaneamente per mesi sono proprio la soluzione allo stallo.

Prendetevi il tempo per parlarne

Provi a farsi un’idea della questione e a confrontarsi con lui. Solo lui è a contatto con i propri pensieri. In questo, se lui è disponibile, può aiutarlo parlandone e ragionandovi senza giudizi o accuse.

Tenga a mente che è possibile che lui, nonostante sia l’unico a sentire i propri pensieri, potrebbe non essere capace di risponderle. Infatti, come per quanto detto sul desiderio sessuale, anche gli altri pensieri tendono ad accumularsi e irrigidirsi nel tempo. Una persona di 50 anni tendenzialmente ragiona in modo più rigido di una di 21. Prendetevi il tempo per parlarne. A volte basta parlarne apertamente per sistemare alcune difficoltà. In altri casi, invece, serve rivolgersi a uno specialista per capire meglio i propri ragionamenti e imparare a gestirli più efficacemente. In quel caso, il professionista di riferimento per problemi legati a pensieri sulla sessualità è uno psicoterapeuta specializzato in sessuologia.
Spesso serve l’intervento di una figura esterna per capire come riuscire a parlare di certe cose. Le persone a volte non sanno dare voce ai propri pensieri, o temono che esprimendo alcuni concetti finiranno per rovinare terribilmente un equilibrio che reputano importante e precario. La psicoterapia è uno spazio in cui non solo esprimersi, ma, anche, crescere. Dato che l’età anagrafica non corrisponde necessariamente alla maturità, è possibile che una persona di 50 anni possa essere meno matura di una persona di 21. Ognuno di noi parte da basi più o meno solide e affronta sfide più o meno funzionali alla propria crescita. In questo, è possibile che lei abbia qualcosa da insegnargli e che lui non sappia di poter più imparare. Se riesce a sbloccare la situazione, sono convinto che il campanello d’allarme del mancato desiderio possa essere un punto di svolta importante.

Spero di esserle stato di aiuto, non esiti a scrivermi per ulteriori dubbi.

Cordiali saluti.

Dr. Valerio Celletti