Consigli per un’esperienza andata male


Come affrontare una serata andata male? In questo 44° appuntamento della rubrica “il sessuologo risponde”, provo ad offrire consigli per un’esperienza andata male ad un ragazzo di 20 anni reduce da un’esperienza sessuale non riuscita. Succede a tutti e a tutte le età, serve non farsi prendere dal panico e provare a capire cosa sia successo.


Buongiorno dottore,

Sono un ragazzo di 20 anni, le scrivo dopo una serata andata male. Vivo una relazione stabile con una ragazza, sebbene non sia ancora passato molto tempo. Ebbene, dopo ben due tentativi, non sono riuscito a consumare un rapporto sessuale, nonostante entrambi lo volessimo molto.

Non so nemmeno quale sia la causa principale: forse la mia poca esperienza (che mi ha portato a non riuscire ad infilare il pene), forse l’averci provato in macchina (di per sè ambiente che non agevola i movimenti), forse l’aver perso gradualmente l’erezione dopo aver messo il preservativo. Non so, so solo che è stata una pessima esperienza.

Sebbene la mia ragazza mi abbia tranquillizzato per tutto il resto della serata, ho provato un forte senso di imbarazzo e frustrazione.

Le scrivo perché tra tutto ciò che ho trovato in rete, lei mi è sembrato notevolmente competente e genuino; sento che può fornirmi qualche consiglio adeguato in merito al mio problema.

La ringrazio, cordialmente

Il sessuologo risponde – 44 – Consigli per un’esperienza andata male

Il sessuologo risponde – 44 – Consigli per un’esperienza andata male

Risposta di Valerio Celletti

Gentile lettore, da quanto scrive non mi è chiaro se quello che racconta sia relativo solo ad un caso isolato o se corrisponda ai vostri primi rapporti sessuali. Dato che parla del singolo evento, provo a risponderle pensando si tratti di un caso isolato e che voi in passato abbiate già avuto altri rapporti sessuali soddisfacenti.

In questo senso è frequente che le persone abbiano difficoltà conseguenti un problema sessuale. Infatti per la maggior parte delle persone non capire a sufficienza come funziona la sessualità rende difficile capire come possa non funzionare. Invece, dato che il sesso è un meccanismo delicato, è molto più normale e frequente che il sesso non funzioni che non viceversa. Quando non si ottiene il risultato desiderato è opportuno fermarsi a capire meglio cosa è successo, cosa non ha funzionato e come farlo funzionare.

Impara a distinguere tra problema generalizzato e situazionale

Un errore frequente consiste nel pensare che non abbiano funzionato i genitali. Tranne rari casi, i genitali funzionano. Quando non funzionano, i genitali producono un problema generalizzato, cioè un problema che accade sempre e non è limitato a solo in un contesto.

Se a volte ho l’erezione ed altre no, i genitali funzionano. Se a volte l’erezione dura 10 secondi ed altre volte 30 minuti, i genitali funzionano. Al femminile, se a volte sono lubrificata ed altre volte no, i genitali funzionano.

Quindi se i genitali funzionano, il problema è psicologico.

Per problema psicologico non si intende qualcosa di costituzionale ed irrisolvibile del proprio passato. Si intende un modo di pensare che produce un’attivazione emotiva disturbante o che provoca effetti disturbanti. In questo caso, non è sufficiente chiedersi dell’esperienza o dell’automobile o del preservativo, ma serve approfondire. Come si sentiva emotivamente al pensiero di essere inesperto, di dover fare attenzione a come stare in auto o di indossare il preservativo?

Comprendere il proprio stato emotivo è il primo passo per capire meglio dove sia il problema e, da lì, iniziare a lavorare sulla soluzione emotiva così che i genitali possano funzionare come sanno fare.

Consigli per un’esperienza andata male

Stando sul tema della sua domanda, quindi i miei consigli per un’esperienza andata male riguardano il capire meglio cosa non è andato come si vorrebbe, identificare il problema, capire se il problema è causato dal corpo o dalla mente distinguendo tra problema generalizzato e situazionale, e quindi iniziare a lavorare sul tema corrispondente. Se il problema accade sempre, sentire il medico specializzato in ginecologia o andrologia o urologia e seguire i suoi consigli. Se il problema è incostante, sentire lo psicologo specializzato in psicoterapia e sessuologia e seguire i suoi consigli. Dato che non si va da qualcuno senza prima aver almeno provato a capire  se ce la si può fare da soli, per quanto riguarda il sentire il sessuologo prima provi a sperimentare sul gestire diversamente pensieri ed emozioni. Si osservi, comprenda meglio il suo punto di vista e provi a lavorarci su.

Grazie per l’apprezzamento per i contenuti online, fa sempre piacere.

Spero di esserle stato di aiuto, non esiti a scrivermi per ulteriori dubbi.

Cordiali saluti.

Dr. Valerio Celletti