The girlfriend experience – Il sessuologo risponde 49


Mi scrive sui social una donna che lamenta di comportamenti contraddittori da parte dei suoi ultimi partner. Infatti mi spiega di aver avuto appuntamenti piacevoli. Si sono conosciuti online, si sono visti al ristorante, a casa, a eventi, e sono state esperienze positive con persone piacevoli, gentili, premurose, attente e disponibili. Li descrive come “appuntamenti perfetti” che, però, non hanno avuto un seguito. Nelle settimane successive non si sono risentiti e lei ha iniziato ad interrogarsi in merito alle possibili cause. “Avrò sbagliato qualcosa?”.


Probabilmente non dipende da te

Non possiamo escludere che questi appuntamenti non abbiano funzionato per un semplice problema di compatibilità. Però altrettanto è possibile che quanto accaduto sia dovuto anche ad un comportamento che è frequente sentire descritto dalle persone abituate agli appuntamenti occasionali. Forse è possibile che la persona che mi scrive sia incappata in persone che cercano, prendendo in prestito un termine da serie tv, la girlfriend experience.

Il termine girlfriend experience nasce da un film del 2009 per essere successivamente ripreso e sviluppato da una serie tv del 2016. Senza entrare nel merito delle produzioni televisive che trattano di sex workers e servizi di escort, la girlfriend experience non consiste specificatamente nello scambio di favori sessuali, ma nel vivere uno stereotipato, semplificato e desiderabile rapporto di coppia.

Nel corteggiamento è naturale offrire la migliore versione di sé per sedurre l’altra persona. Ma in un contesto di disponibilità sessuale non è necessario essere particolarmente romantici nel caso in cui il proprio obiettivo fosse esclusivamente il rapporto sessuale. Questo presupposto rende confusionario il comportamento delle persone incontrate dalla persona che mi contatta per questa domanda.

Infatti conoscersi su app di incontri non implica nessun vincolo sessuale, ma comunica un atteggiamento positivo verso l’interazione sessuale. Nonostante questo, molte persone che cercano un/una partner su app di incontri non si limitano al compitino di essere semplicemente sessualmente desiderabili, ma promuovono coinvolgimento e romanticismo anche senza desiderare davvero una relazione intima. Come mai?

Girlfriend Experience - il sessuologo risponde 49

Girlfriend Experience – il sessuologo risponde 49

Cos’è la girlfriend experience?

La girlfriend experience non è lo scambio sessuale, ma il coinvolgimento romantico con una persona. Non con una persona reale, con pregi, difetti, sentimenti, aspettative, richieste e offerte. Piuttosto la girlfriend experience è un coinvolgimento impersonale con una persona intercambiabile da cui ci si aspetta un comportamento stereotipato che richiami la propria personale idea di femminilità, o di mascolinità nel caso della boyfriend experience.

È un processo che accade in tutte le relazioni. I partner coinvolti in una relazione di coppia, indipendentemente dal genere e dalla storia della relazione, tendono a portare un proprio set di idee e regole che definiscono il modo in cui, secondo loro, funziona una relazione di coppia. Alcune idee sono così rigide da compromettere qualunque relazione reale, mentre altre sono così vaghe da essere disorientanti e fonte di profonde insicurezze relazionali. Come per tante cose, esiste una via di mezzo.

È molto più complicato dell’idea che “cercava solo sesso”

Negli appuntamenti è frequente che alcune persone cerchino una relazione vera e personale, ma non è vero che l’alternativa consiste in persone che cercano solo un rapporto sessuale. Esistono innumerevoli alternative. Una categoria da non sottovalutare sono le persone che cercano la loro girlfriend experience o boyfriend experience.

Queste persone cercano partner con cui sentirsi in coppia senza esserlo davvero. Non si coinvolgono davvero emotivamente con l’altra persona, ma vivono con sincera felicità il proprio essere partner per una sera. In parte chiedono all’altra persona un atteggiamento stereotipato, ma soprattutto agiscono un personale comportamento stereotipato nel sedurre il/la proprio/a partner. Non si comportano così perché sono davvero interessati, ma perché innamorati del proprio vedersi coinvolti nel corteggiare, sedurre, essere con l’altra persona.

Non è incompatibile con una relazione duratura

Non c’è nulla di male nel provare felicità nel ricoprire un ruolo che si ritiene positivo. L’identità generalmente funziona così, essere felici della propria idea di sé coerente con i propri valori. Chi agisce questo schema fuori da un reale coinvolgimento emotivo non ha un problema con l’amore, ma con il modo meccanico e impersonale con cui vive le relazioni interpersonali.

Alcune persone lo fanno nei rapporti occasionali, mentre altre lo fanno in relazioni stabili in cui, nonostante tutto, non sono realmente coinvolte in modo personale e continuano a proporre modelli impersonali di relazione nonostante si conoscano da una vita. È un meccanismo che per alcune coppie può durare una vita. Questo pattern è spesso riscontrabile in alcune persone che soffrono di dipendenze sessuali o che hanno comportamenti relazionali apparentemente confusionari.

Cosa fare quando incontriamo una persona alla ricerca della sua girlfriend experience?

Non è quindi il caso di addossarsi troppe colpe nel caso in cui ci si sentisse disorientati da una serata perfetta che non ha un seguito. A volte, se sembra perfetta, non è davvero una serata perfetta. Le persone non sono perfette. Nel caso in cui si ha la sensazione che stiano venendo agiti comportamenti impersonali, può essere opportuno farsi e fare delle domande personali. Parlare di emozioni ed affrontare discorsi personali può essere un buon modo per conoscersi e riconoscere una “recita” che può solo sembrare perfetta, ma non è autentica.

Inciampare in un meccanismo simile è un buon motivo per interrogarsi in merito la propria idea di coppia. Cosa ci aspettiamo? Cosa vogliamo? Come partecipiamo? A volte gli imprevisti possono essere occasioni per conoscere meglio sé stessi ed affrontare meglio il proprio futuro.

Dr. Valerio Celletti