Riassunto
Il cambiamento è naturale
Continuità o cambiamento?
In molte coppie, prima o poi, è frequente che arrivi un momento di crisi in cui possono emergere problemi di collaborazione.
La vita procede, le cose accadono, e il tempo muta le situazioni, i progetti e le persone.
Un partner vorrebbe proseguire nella direzione che ha sempre scelto, fedele e coerente con sé stesso, mentre l’altro vorrebbe esprimere maggiormente la persona che è e che è diventata nel tempo, fedele e coerente con sé stesso.
Come per molte situazioni relazionali, hanno pienamente ragione entrambi. Spesso l’esito dipende soprattutto dal modo in cui collaboreranno e si impegneranno per trovare un compromesso compatibile.

Lui pensa io non lo desideri più come prima
Buongiorno dott. Celletti, ho un problema con il mio partner che sta logorando la nostra relazione.
Ho 50 anni tre figli ormai grandi, avuti con parti naturali, sono divorziata, mio figlio ,l’ultimo dei 3 ha una malattia molto grave degenerativa. Non ho una vita facile. Sono fidanzata da 7 anni con il mio compagno, con un rapporto a distanza lui vive a x ed io in x, ci vediamo tutti i week end, sono in premenopausa, la mia libido è molto calata, mentre i primi anni ero presa dalla passione ora mi rendo conto che il sesso non è più così importante per me, ho problemi di lubrificazione e questo secondo il mio compagno è dovuto al fatto che non lo desidero più come prima (io penso sia a causa del mio corpo cambiato dall’età).
Continuità
Quando facciamo l’amore io raggiungo sempre l’orgasmo anzi più volte, lui vorrebbe fare l’amore il venerdì sera, il sabato sera e la domenica mattina, io non riesco a stare più dietro ai suoi ritmi sessuali (tra l’altro rapporti molto lunghi, lui essendo circonciso ci mette tantissimo a raggiungere l’orgasmo, a volte nemmeno viene, dice che lui gode a vedermi godere).
Cambiamento
Io ora vorrei oltre al sesso e passione anche un coinvolgimento mentale, il divertirsi insieme anche condividendo il tempo con amici, ma lui dice che se io voglio questo è perché non voglio stare più con lui.
Mi può dare un consiglio? È possibile che la mia età mi abbia creato una lubrificazione così scarsa e che la mia libido sia così tanto calata?
Grazie mille spero vivamente in una sua risposta.
Il sessuologo risponde #72
Gentile, grazie per avere scelto di condividere con me la sua domanda.
Attualmente nella vostra relazione di coppia siete in disaccordo in merito alla frequenza dei rapporti sessuali da condividere. Altrettanto, mi sembra di capire che siete anche in disaccordo sulla qualità del tempo che condividete. Lui vorrebbe che la relazione fosse fondata sulla condivisione di momenti dedicati alla sessualità, mentre lei vorrebbe che il sesso in coppia avesse meno spazio per lasciare maggiore respiro ad attività più sociali e varie.
Quindi, nel ragionare su una risposta, vorrei che partisse da una formulazione della domanda che vede entrambi come parzialmente insoddisfatti della relazione ed entrambi che avanzate delle richieste all’altra persona. Lui muove richieste in continuità con il passato, mentre lei ha proposte che modificano i precedenti equilibri e ne delineano un possibile sviluppo futuro. Entrambi i punti di vista sono legittimi ed hanno senso. è corretto voler proteggere qualcosa di desiderabile, come è sensato voler costruire un progetto desiderabile.
Alcuni chiarimenti sul funzionamento (in continuità) di lui
L’eiaculazione ritardata o impossibile di lui non è conseguenza di un’operazione di circoncisione. Circa un terzo dei maschi del pianeta sono circoncisi, e, per quanto spesso si senta dire che la circoncisione abbia un impatto sulla durata dei rapporti sessuali, ad oggi rimane una credenza fondata sull’idea diffusa (ma errata) che l’innesco dell’orgasmo sia conseguenza delle sensazioni piacevoli percepite durante la sessualità. Sentire piacere può essere utile e piacevole, ma non innesca l’orgasmo se non si associa a una serie di buone abitudini corporee che ruotano intorno alla coordinazione e alla flessibilità.
L’eiaculazione ritardata o impossibile è una disfunzione sessuale che potrebbe essere utile a) diagnosticare e b) curare, così che i vostri rapporti sessuali possano essere meno prolungati e, forse, maggiormente desiderabili. L’andrologo è il primo specialista da contattare per avere maggiori informazioni, così da valutare se esistono cause mediche o se è un problema di carattere prevalentemente funzionale e psicologico.
Altrettanti chiarimenti sul funzionamento (in cambiamento) di lei
La menopausa e i cambi ormonali possono influenzare la capacità del corpo di esprimere il suo desiderio sessuale. Altrettanto, la sua idea di sé e della propria desiderabilità sessuale probabilmente ha un ruolo su quanto lei riesce a vivere positivamente il proprio desiderio sessuale.
Anche il disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione sessuale femminile è una diagnosi che può essere utile valutare. In questo caso, è probabile che esista una componente biologica conseguente alla possibile mancanza di ormoni. Di conseguenza, valutare con la sua ginecologa il modo migliore per affrontare la menopausa potrebbe essere un buon modo per prendersi cura sia del suo corpo in generale, sia potrebbe risolvere almeno in parte la sua difficoltà sessuale.
La terapia ormonale sostitutiva offre numerosi vantaggi, che richiedono però di essere valutati caso per caso rispetto allo stato di salute individuale. Su questo, la sua ginecologa è l’interlocutore a cui rivolgersi.
Emerge un problema di comunicazione
Quindi, considerato che entrambi avete qualcosa di individuale su cui lavorare, forse il punto principale su cui posso offrirle consiglio riguarda la comunicazione.
Parlate della vostra intimità, parlate di come lei si sente rispetto ai propri cambiamenti fisici, parlate di come lui si sente rispetto all’espressione delle proprie necessità emotive e relazionali, parlate e coltivate intimità. è possibile che il suo desiderare molto il sesso nonostante lui non riesca a raggiungere l’orgasmo sia un meccanismo sia desiderabile, sia possa sottendere un parziale evitamento sociale.
Per capirsi, è possibile che lui preferisca stare in un momento relazionale chiaro, familiare e confortevole in cui è convinto di saper dare piacere alla persona che ama, piuttosto che confrontarsi apertamente in momenti relazionali complessi con persone poco conosciute perché in difficoltà nello stare a contatto con gli altri e poco abituato ad esprimere le proprie esigenze emotive nella relazione di coppia.
Godere del suo godere sembra diverso dall’essere felice per la sua felicità
Tale ragionamento mi sembra possibile alla luce del fatto che lui esprime una parziale contraddizione.
Da un lato, è entusiasta di darle piacere e provocarle orgasmi nel sesso, mostrando un profondo desiderio di compiacerla. Dall’altro, non si rende conto del fatto che dare piacere a una persona è efficace solo se la persona in questione sta chiedendo quel piacere. Mentre dal momento in cui lei chiede di provare piacere anche attraverso altre modalità, compiacerla e darle piacere può essere ottenuto solo tramite un cambio di strategia e, in questo caso, un recupero di una socializzazione più ampia e, data la richiesta, piacevole e interessante.
è possibile che questa confusione contribuisca al processo che attualmente sta danneggiando il suo (di lei) desiderio sessuale. Risulta quindi importante distinguere tra il desiderio di darle piacere fisico, che descrive scrivendo che lui gode del suo godere, dal desiderio di renderla felice. In questo passaggio emerge in modo evidente un problema di comunicazione che provoca un approccio poco personale alla vostra sessualità, favorendo fraintendimenti e danneggiando il benessere sessuale.
Spero di esserle stato di aiuto, non esiti a scrivermi per ulteriori dubbi.
Scaletta del video Continuità o cambiamento?