L’educazione cosmica e il benessere emotivo


Tenere in considerazione il principio dell’educazione cosmica può essere utile sia in pedagogia, sia in psicologia. Infatti concentrarsi sul capire l’ordine e il rapporto tra gli elementi è uno strumento fondamentale della competenza emotiva.


Alimentare la curiosità

L’educazione cosmica è un principio educativo ideato da Maria Montessori dopo numerosi anni di esperienza nel mondo della pedagogia. Nel 1935 formula la prima versione di questo principio che, nel tempo, trova diverse modalità applicative nel campo dell’educazione. Il principio dell’educazione cosmica non deve essere considerato una procedura standardizzata. Piuttosto è utile pensarla come un insieme di intuizioni per stimolare l’autonomia e la curiosità.

Inizialmente l’educazione cosmica faceva riferimento soprattutto alle esigenze dei bambini con età compresa tra i 6 e i 12 anni. Durante questo periodo i bambini mostrano uno spiccato interesse per il mondo circostante. Si impegnano nella ricerca di spiegazioni e regole che gli permettano di dare senso al modo in cui funziona la realtà. Di conseguenza, gli adulti che intercettano questo interesse possono rispondere con modalità più o meno efficaci. Alcuni adulti provano a rispondere nel modo più esauriente possibile. Altri non sanno cosa rispondere. In certi casi alcuni adulti si arrabbiano attaccando la domanda e giudicandola solo un fastidio. Infine altri creano fiabe dai contenuti inventati.

Con l’educazione cosmica Maria Montessori ha affermato che l’educatore non deve porsi come obiettivo principale di soddisfare la curiosità dello studente o mostrarsi preparato. Piuttosto è importante alimentare la curiosità alla base della domanda spronando a un processo autonomo e libero di ricerca della verità. Un modo efficace di rispondere a una domanda sul mondo potrebbe consistere nel ragionarvi insieme e cercare insieme delle risposte.

Kosmos e caos

Nel metodo Montessori la verità, la realtà e la concretezza ricoprono un ruolo importante. Infatti nonostante la fantasia possa avere un ruolo importante nel benessere personale, approcciarsi ad argomenti che non si conosce adeguatamente usando soprattutto la fantasia può creare confusione. Questo rende difficile capire quali dei propri strumenti siano realmente affidabili e quali, invece, siano solo delle gradevoli fantasie.

Per questo nell’educazione cosmica è importante che gli studenti non siano sommersi dai dettagli, ma piuttosto che ricevano indicazioni e suggerimenti in merito alla relazione tra le cose, imparando ad avere uno sguardo ampio e globale sulle cose. L’educazione cosmica deve il suo nome al termine greco Kosmos che significa ordine, un concetto etimologicamente opposto alla parola caos. Diversamente dal significato generale del termine, il caos in greco è la condizione precedente al big bang in cui tutto era condensato e confuso in un unico punto. Successivamente il cosmo è il modo in cui la realtà prende forma ed ogni cosa trova il suo posto nell’universo.

Educare all’ordine

Di conseguenza, parlare di educazione cosmica significa educare all’ordine e all’armonia tra tutto. Tutte le cose viventi e inanimate sono ordinate nello spazio e nel tempo e osservandole con metodo scientifico è possibile cercare le proprie risposte. Aiutare uno studente a cercare una risposta è più efficace del mostrarsi enciclopedici, perché l’obiettivo dell’educazione cosmica non è soddisfare la curiosità ma piuttosto alimentarla. Parlare delle domande e dare spazio agli interrogativi dello studente offre occasione di innescare una ricerca interdisciplinare che segua la realtà piuttosto che la divisione per argomenti tipica delle materie scolastiche.

Nel pensiero di Maria Montessori saper vedere la relazione tra le cose è un passo importante per propendere per la pace. Chi lo fa, si impegna a costruirsi un proprio spazio ed un bagaglio di relazioni che diano più senso al far parte dell’ordine delle cose. In senso ampio, il progetto educativo di Montessori era finalizzato ad educare persone che un domani sarebbero state promotrici di pace e democrazia, contribuendo a migliorare il mondo. Entro certi limiti il lavoro esplorativo di Montessori prova a misurarsi anche con domande e risposte spirituali. Queste domande non fanno riferimento ad una singola religione, ma provano a cercare risposte su temi impossibili da esplorare in modo sistematico.

Educazione cosmica e benessere psicologico

Il principio dell’educazione cosmica è interessante anche nel campo del benessere psicologico. Chi ha una difficoltà emotiva può trovarsi in notevole difficoltà se non riesce a comprenderne il funzionamento globale. Infatti nel momento in cui non si conosce il modo in cui il mondo interno si ordina e funziona, c’è il rischio di mescolare tutti i contenuti in modo caotico. Chi utilizza strategie inefficaci e fa troppa attenzione a dettagli di cui travisa il significato.

Per esempio, una persona che non riesce a guardare la paura nella sua complessità potrebbe finire per perdersi nei dettagli delle sue idee sul futuro, non capendo come interrompere i propri attacchi di panico. Chi non riesce a mantenere uno sguardo ampio sugli altri rischia di perdersi nei dettagli delle proprie aspettative irrealistiche, esponendosi al rischio di cadere in depressione. Le persone che non riescono a convivere con la complessità della realtà potrebbero finire preda delle proprie fantasie, convincendosi che i propri comportamenti violenti siano giustificati. Oppure potrebbe succedere che non comprendendo il senso delle proprie reazioni fisiche una persona possa iniziare a ragionarvi in modo ossessivo e finisca per gestire le emozioni usando sostanze che causano dipendenza.

Educare alla verità

Quando si affrontano difficoltà emotive è importante riuscire a dedicarsi con curiosità al comprendere la complessità delle emozioni per muoversi in modo funzionale entro le proprie. Allo stesso tempo, se qualcuno si confida sulle proprie difficoltà emotive non è fondamentale risolverle al posto suo. Un intervento utile consiste nell’offrire strumenti per iniziare a dare più senso alla propria esperienza. Così gli altri possono lavorare per risolvere prima quella difficoltà e successivamente essere autonomi nel risolvere quelle che incontreranno nel resto della loro vita. Rispondere alle difficoltà emotive altrui con risposte irreali o fiabesche è controproducente. Per quanto possibile è importante provare a educare alla verità cercando di avere sempre rispetto dell’intelligenza del proprio interlocutore. Se parlare a un bambino curioso del sole e della luna facendo riferimento a una possibile storia tra due amanti che non si incontrano mai può essere relativamente privo di conseguenze, è solo perché poi la fiaba sarà facilmente falsificabile. Diversamente le risposte irreali riguardanti le emozioni e il mondo introspettivo sono difficili da falsificare.

Usare il metodo scientifico

Per esempio, spiegare a un bambino che la paura equivale a debolezza e che “deve essere bravo e coraggioso” è un messaggio complicato da gestire. Ancora peggiore potrebbe essere lo scenario in cui un maschio che prova paura è additato a “femminuccia”. Queste affermazioni inventate possono essere difficili da falsificare per una persona che non è abituata a ragionare autonomamente e ad avere fiducia delle proprie competenze scientifiche. Esplorare il modo in cui gli altri vivono le proprie emozioni è complicato. Quindi una persona vittima di teorie inventate potrebbe rimanere ancorato a idee altrui e rimanerne confuso. Autonomamente è difficile che una persona elabori idee eccessivamente irrealistiche sulla realtà. Quando sono presenti, tali idee spesso hanno origine da una fonte esterna che tramanda disinformazione.

Anche per questo l’educazione cosmica promuove la ricerca della conoscenza e della verità tenendo a mente che la cultura trasmessa di generazione in generazione è funzionale solo se approcciata con spirito scientifico e critico. Acquisire spirito critico ed appropriarsi del metodo scientifico sono obiettivi più importanti di accumulare una formazione nozionistica.

Per promuovere benessere emotivo può essere utile tenere a mente alcuni dei principi dell’educazione cosmica, sia per educare gli altri, sia per prendersi cura di sé stessi.

Dr. Valerio Celletti