Riassunto
Pixar ci guida tra catastrofizzazioni, terribilizzazioni e attacchi d’ansia
Inside Out 2 spiegato da uno psicologo
Inside Out 2 è un film d’animazione di cui consiglio la visione a tutti coloro che desiderano sia trascorrere un momento leggero, sia capire qualcosa in più su come funzionano le emozioni e i processi mentali. Saper trovare il giusto compromesso tra divulgazione e leggerezza è una qualità rara, ma Inside Out riesce a parlare di Ansia in modo corretto e coinvolgente.
Il 19 giugno 2024 Disney e Pixar hanno pubblicato Inside Out 2, seguito del film del 2015. Inside Out 2 mantiene l’impostazione del primo capitolo, dando vita alle emozioni di Riley, una ragazza americana che nel secondo film ha appena compiuto 13 anni. Con la crescita, Riley inizia ad affacciarsi sull’età adulta, iniziando a pensare al proprio futuro e a come prendersene cura nel modo più efficace possibile. Con questa premessa, Inside Out 2 introduce 5 nuove emozioni tra le quali spicca la protagonista indiscussa del film, l’ansia.
Inside Out (2015) era ambientato pochi anni prima e raccontava le vicende di altre 5 emozioni. Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto e Rabbia. Queste sono 5 delle 6 emozioni primarie tra cui, probabilmente per semplificare la narrazione, Pixar aveva scelto di escludere Sorpresa. Nulla di grave considerando che il primo film ha comunque incassato 859 milioni di dollari. Ma credo che il personaggio della sorpresa avrebbe potuto essere una mascotte meravigliosa.
Ripassiamo brevemente le emozioni primarie di Inside Out 1.
Le emozioni sono processi naturali e transitori che si attivano a seguito di una categorizzazione automatica dei pensieri. La mente valuta i pensieri e li categorizza secondo criteri che etichettiamo “emozioni”. È importante avere chiaro che le emozioni non sono processi slegati da chi le sta vivendo, ma sono piuttosto l’espressione sincera delle opinioni di una persona. Un’emozione è sempre sincera nell’esprimere un punto di vista personale che può essere più o meno corretto.
La Gioia o Felicità si attiva in presenza di pensieri ritenuti desiderabili.
Tristezza è l’emozione protagonista dei pensieri sulla perdita e sulle mancanze.
I pensieri ritenuti pericolosi attivano l’emozione della Paura.
Invece, quando un pensiero è ritenuto incompatibile con le aspettative personali, si attiva il processo del Disgusto.
La Rabbia è l’emozione dei pensieri volti al cambiamento e alla modifica di qualcosa a cui si sta pensando.
Infine, la Sorpresa è l’emozione attivata dai pensieri nuovi che riguardano i contenuti che precedentemente non erano disponibili in memoria. Inserire la sorpresa in Inside Out 1 avrebbe comportato la presenza di un’emozione probabilmente ingombrante per il suo essere quasi sempre sollecitata. I bambini si sorprendono spesso e questo è alla base della loro grande capacità di fare esperienza in poco tempo. Purtroppo, non aver rappresentato la sorpresa ha comportato l’impossibilità di rappresentare oggi il rapporto potenzialmente comico tra sorpresa e noia.
Cosa sono le emozioni di secondo grado di Inside Out 2
Inside Out 1 terminava prefigurando la maturazione della protagonista. Nel finale del primo film veniva installata una console più ampia e complessa per ospitare un numero maggiore di comandi. Questa idea è stata ripresa in Inside Out 2 dando vita a 5 emozioni nuove. 5 emozioni nel primo capitolo e 5 nel secondo. Probabilmente 5 è il numero di personaggi che gli autori della Pixar ritengono sia opportuno inserire per scrivere una storia corale ma non eccessivamente affollata.
In realtà, l’unica protagonista di Inside Out 2 è l’Ansia.
Le 5 nuove emozioni sono: Ansia, Invidia, Imbarazzo, Ennuì (cioè Noia) e Nostalgia.
Le emozioni introdotte da Inside Out 2 sono emozioni di secondo grado. Le emozioni di secondo grado sono processi automatici più complessi delle emozioni di primo grado, perché si basano su sequenze di pensieri.
Se per attivare un’emozione di primo grado è sufficiente un pensiero.
Esempio: “toccare la corrente è pericoloso = paura”.
Per attivare un’emozione di secondo grado è necessaria una sequenza di pensieri.
Esempio: “se toccassi la corrente mi farei male (paura), e questo potrebbe danneggiarmi in modo permanente (paura), limitandomi nel mio futuro (paura) e impedendomi di realizzare alcuni miei sogni (paura) = ansia”.
Una sequenza di pensieri pericolosi attiva ripetutamente l’emozione della paura, creando l’emozione di secondo grado che definiamo Ansia.
L’ansia protegge dai pericoli futuri
L’Ansia è un’emozione intimamente collegata alla Paura. Durante Inside Out 2 Ansia si presenta in modo semplice e chiaro. Spiega che la Paura serve a proteggere dai pericoli visibili, mentre Ansia protegge dai pericoli invisibili che non sono ancora accaduti, pianificando il futuro. L’ansia, infatti, è l’emozione attivata dai pensieri relativi ai pericoli futuri.
Inside Out 2 coglie bene questo processo, raccontando il ragionamento che può condurre a un attacco d’ansia. Il film spinge l’acceleratore sugli eventi per rendere godibile la narrazione, ma descrive comunque una sequenza realistica. Riley, una ragazza di 13 anni, si trova improvvisamente lontana da casa, abbandonata dalle amiche con cui aveva immaginato di affrontare le sfide future e esposta alla vicinanza di una ragazza che ammira per il suo successo e a cui desidera somigliare il più possibile. Queste premesse sono un ottimo punto di partenza per la strategia messa in atto dalla protagonista.
Riley inizia a ragionare sul futuro concentrandosi esclusivamente sugli esiti peggiori. Non devo rimanere sola. Devo entrare nel nuovo gruppo di atlete. Devo riuscire a farmi accettare dai coetanei. Devo riuscire a farmi vedere dalla allenatrice. Devo essere come Val, la persona più di successo che conosco. Devo porre le basi per il mio futuro. Altrimenti… Altrimenti rimarrò per sempre sola. Perderò l’occasione di entrare in squadra. Non sarò accettata e non avrò altre amiche. L’allenatrice non mi apprezzerà mai. Non sarò mai come Val. Il mio futuro sarà irrimediabilmente compromesso.
La catastrofizzazione di Riley in Inside Out 2
Il ragionamento di Riley non è obiettivo. Riley inizia ragionare sul futuro concentrandosi esclusivamente sui possibili esiti negativi. Questa modalità di pensiero si chiama “catastrofizzazione”.
La catastrofizzazione è una modalità di pensiero focalizzata esclusivamente sulle sequenze di scenari peggiori. Tale processo non è irrealistico e non contempla scenari illogici e impossibili. Però la catastrofizzazione porta facilmente a commettere errori in merito alla probabilità degli scenari previsti.
Per esempio: in una sequenza composta da 3 eventi, possiamo ipotizzare che possano accadere 3 fatti con diverse probabilità. A) è probabile all’80%. B) è probabile al 70% e C) è probabile al 90%. Quanto è probabile che accada A + B + C? Per calcolare la probabilità di una sequenza di eventi serve moltiplicare il valore delle probabilità individuali. 0,8 X 0,7 X 0,9 = 0,504. Quindi A + B + C = 50%.
Più una sequenza è complessa, meno è probabile che possa verificarsi. Le persone in Ansia tendono a sopravvalutare le proprie capacità previsionali, finendo per reagire intensamente a scenari pericolosi futuri che, probabilmente, non accadranno mai come li hanno immaginati.
La terribilizzazione di Riley in Inside Out 2
Un’altra modalità di pensiero descritta in Inside Out 2 si chiama terribilizzazione. La terribilizzazione è una modalità di ragionamento che tende a sovrastimare la gravità delle conseguenze di un possibile danno.
Ogni azione pericolosa comporta delle possibili conseguenze negative più o meno gravi. Saper valutare la gravità ragionevole delle conseguenze è una competenza necessaria al corretto funzionamento della Paura e dell’Ansia. Saper quantificare la gravità delle conseguenze di un pericolo permette di attivare una Paura o un’Ansia proporzionate alle conseguenze e di utilizzare risorse adeguate alla gestione del pericolo.
Il processo di terribilizzazione danneggia la capacità di quantificare le conseguenze dei pericoli. Quando un pericolo è considerato eccessivamente grave, la mente lo eleva categorizzandolo come terribile. Un pericolo terribile è un evento ritenuto di gravità fuori scala. Quando una persona prova Paura o Ansia per un evento terribile, non è in grado di spiegare con chiarezza la gravità delle conseguenze che ne potrebbero derivare.
Per esempio: La morte è ritenuta con frequenza un evento terribilmente pericoloso, dato che esistono alcune teorie sulle sue conseguenze ma sono difficili da argomentare. Quindi è ragionevole fare il possibile per proteggersi dalla morte. Diversamente, fallire nel lavoro, nello sport, in amore o in amicizia, sono scenari pericolosi, spaventosi e ansiogeni. Ma è frequente che le persone non vivano il fallimento come “solo” pericoloso, ma come “terribile”. A quel punto non è più questione di “come reagire alla difficoltà”, ma di “come fare tutto il possibile perché non si verifichi qualcosa di terribile”.
Il peccato originario di Gioia, ignorare i fallimenti
In Inside Out 2 la mente di Riley tende a ignorare i propri fallimenti, limitandosi a una narrazione parziale di sé. Tale idea frammentata di sé comporta due conseguenze principali.
1) Riley ha un’idea irrealistica di sé. È convinta di essere solo positiva e capace, tanto da sognare successi grandiosi e improbabili. Sogna di essere la giocatrice più giovane a entrare nella squadra, non riuscendo a limitarsi a desiderare di essere “solo” una giocatrice di successo.
2) L’assenza di elaborazione dei ricordi fallimentari espone Riley alla terribilizzazione. Non è competente nel valutare i pericoli e le loro conseguenze, perché tende a sottovalutare gli eventi negativi e sopravvalutare quelli postivi. Questo meccanismo rende Riley fragilissima nei confronti del fallimento.
Questi ingredienti compongono il ragionamento secondo cui “voglio essere una persona di successo” e “le persone di successo non falliscono mai”. Questo ragionamento è irrealistico. Tutti falliscono. Le persone di successo sono persone che riescono a collezionare successi significativi, ma falliscono anche loro come tutti gli altri. Anzi, è frequente che le persone che riescono ad avere un buon successo siano persone che tendono a sperimentare molto, collezionando più fallimenti che successi, ma riuscendo a fallire senza compromettersi eccessivamente e ottenendo successi in alcuni momenti critici.
La saggezza di Coach Roberts in Inside Out 2
Riley si è convinta che il suo essere una persona capace sia fondato sul non sbagliare mai, non tenendo in considerazione che lei è sia capace in alcune aree, sia vulnerabile in alcune mancanze che la portano a commettere errori. Migliorarsi diventa molto difficile se non si è consapevoli delle proprie mancanze. In Inside Out 2 Coach Roberts, l’allenatrice della squadra di hockey, ha compreso bene Riley valutandola come “non ancora pronta”.
Non essere pronta non significa, come pensa Riley, non essere all’altezza. Riley ragiona per assoluti. Essere all’altezza o non essere all’altezza. Essere una persona capace o essere una fallita che rimarrà esclusa a vita. L’allenatrice, invece, la inquadra correttamente in un percorso di crescita. Non essere pronta oggi significa avere del lavoro da fare per sviluppare le competenze per diventare pronta domani.
L’attacco d’ansia di Riley in Inside Out 2
Il racconto di Inside Out 2 culmina con il momento in cui Riley vive un attacco d’ansia. L’attacco d’ansia è l’apice a cui può arrivare l’intensità dell’attivazione mentale e corporea conseguenti il ragionamento ansioso. La Paura, e quindi l’Ansia, sono emozioni che attivano un’accelerazione delle contrazioni muscolari tramite la sollecitazione del sistema nervoso autonomo simpatico. Tanto più una persona esperisce un’ansia intensa, tanto più si può attivare fisicamente e finire per fare confusione.
In alcuni casi, un attacco d’ansia può diventare un attacco di panico. La differenza tra attacco d’ansia e attacco di panico consiste nel tema su cui si concentrano i pensieri ansiosi. Nell’attacco d’ansia la persona pensa al futuro e alla pericolosità del futuro su cui sta ragionando. L’ansia attiva l’accelerazione muscolare. Il cuore accelera. I polmoni accelerano riempendosi di aria viziata e irrespirabile che non viene espulsa correttamente. Gli organi interni si contraggono strizzando lo stomaco e l’intestino, innescando lo stimolo a espellere feci e urine. Fin qui, è un attacco d’ansia.
Differenza tra attacco d’ansia e attacco di panico
L’attacco di panico inizia nel momento in cui la persona smette di pensare all’argomento ansiogeno che riguarda la propria vita e inizia a spaventarsi per la sua attivazione corporea. Quando si innesca il pensiero spaventoso che la tachicardia sia pericolosa, che non respirare correttamente possa portare al soffocamento o che il collasso degli organi interni possa portare alla non autosufficienza, la persona non pensa più al pericolo invisibile dell’ansia, ma al pericolo visibile di un corpo fuori controllo. La paura accelera il corpo. Così, tanto più si ha paura della tachicardia, tanto più il cuore accelera. Tanto più si ha paura di soffocare, tanto più si respira male. Più si stringe la vescica e il retto per trattenere le feci, più si stressano dei muscoli che, in quelle condizioni, non potranno reggere a lungo.
Fortunatamente, non si muore per un attacco di panico. La pericolosità dell’attivazione corporea dell’attacco di panico è paragonabile alla pericolosità di fare ripetute rampe di scale.
Per affrontare un attacco di panico servono alcuni accorgimenti. 1) Riconoscere di avere una difficoltà emotiva e scegliere di avere il diritto di potersi prendere il tempo per rallentare e dedicarsi alla propria salute. 2) Fidarsi realisticamente del proprio corpo senza inseguire le sensazioni del momento. 3) Espirare per espellere l’aria viziata accumulata sul fondo dei polmoni che ostacola la respirazione.
L’accettazione di Riley
Nel finale di Inside Out 2 Riley supera l’attacco d’ansia recuperando un contatto realistico e complesso con sé stessa. Lei non è solo la versione positiva o negativa, idealizzata e frammentata, a cui pensava. Riley è tante cose, a volte positive, a volte negative. A volte coerenti, a volte contraddittorie. Sapersi vedere in modo realistico e, per quanto possibile, complesso, è una componente preziosa del benessere mentale che si chiama accettazione.
L’accettazione è una modalità sana di osservare sé stessi senza giudicarsi e categorizzarsi. Inside Out 2 racconta questo processo in modo improvviso e netto, ma chiaramente la realtà è diversa. Accettarsi e sapersi accettare è un processo sfumato e duraturo che è utile coltivare per tutta la vita.
Aspettando Inside Out 3
Il secondo capitolo di Inside Out riesce nuovamente a confermarsi un grande film, trattando con leggerezza argomenti complessi che riguardano tutti. Sono sinceramente curioso di vedere Inside Out 3 per scoprire come proseguirà il progetto di alfabetizzazione emotiva della Pixar.
Riley sta diventando adolescente ed è ragionevole prevedere che Inside Out 3 possa avere un taglio romantico coinvolgendo Amore, Gelosia, Senso di colpa, Orgoglio e una quinta emozione Jolly. Proseguendo la tradizione delle 5 emozioni per capitolo. Chissà se sarà riservato un piccolo spazio agli orientamenti sessuali, che, caso vuole, sono anch’essi 5. Asessualità, Omosessualità, Eterosessualità, Bisessualità e Pansessualità.
Inside Out tende a non avere mai un taglio psicopatologico. La protagonista vive esperienze emotive intense che cercano di non richiamare mai un quadro diagnostico specifico, rimanendo su difficoltà emotive che potrebbero accadere a chiunque. Pensando all’adolescenza, un tema ampiamente diffuso che potrebbe coinvolgere Riley nel suo terzo film è un tratto lievemente narcisista. Ma lo scopriremo solo quando uscirà Inside Out 3.
Scaletta del video su Inside Out 2 spiegato da uno psicologo