Sex Education – Ogni forma è perfetta


Per la terza stagione di Sex Education, Netflix ha scelto di pubblicizzare l’evento con cartelloni pubblicitari “progresso” che ci ricordano che ogni forma è perfetta. Ottimo lavoro Netflix :)


La pubblicità della terza stagione

Il 17 settembre 2021 Netflix ha pubblicato la terza stagione di Sex Education, una serie televisiva ironica che promuove il benessere sessuale tramite una divulgazione scientifica leggera sulla sessualità che riesce ad evitare di inciampare eccessivamente nel cliché dei programmi educativi. Infatti molti format didattici tendono a rallentare la narrazione per aiutare nella fruizione dei contenuti, ma questo finisce per appesantire notevolmente l’intrattenimento.

Invece la serie di Netflix prova a lasciare il contenuto educativo in secondo piano, raccontando invece le vicende di adolescenti di una scuola Inglese e del ruolo quasi onnipresente della sessualità nelle loro interazioni quotidiane. La serie si muove tra situazioni plausibili e lezioni inserite nei dialoghi tra i protagonisti, utilizzando un meccanismo riconducibile al neologismo infotainment, crasi tra informazione e intrattenimento.

La pubblicità della serie non fa eccezione.

Infatti per promuovere la terza stagione del suo telefilm, Netflix a Milano ha avviato una campagna pubblicitaria che ha sollevato alcune polemiche.

Pubblicità Netflix Sex Education Milano terza stagione - Ogni forma è perfetta

Pubblicità Netflix Sex Education Milano terza stagione – Ogni forma è perfetta

Infatti Netflix ha deciso di utilizzare delle fotografie di ortaggi o frutti che possano richiamare le forme dei genitali maschili e femminili, per fare contemporaneamente pubblicità alla serie e cogliere l’occasione per fare pubblicità progresso.

Il cartellone riporta il messaggio:

“Se la vediamo in forme diverse è perché non ce n’è una sola. Ognuna è perfetta, anche la tua.”

Il tema dell’immagine è antichissimo

Quello dell’immagine corporea è un tema contemporaneo importante. Infatti seppure l’immagine è sempre stata determinante nel definire i rapporti sociali, ad oggi social come Instagram o simili hanno reso ancora più complesso comprendere in cosa consista un’immagine realmente desiderabile. Non tanto perché siano centrati sull’immagine. L’immagine è sempre stata centrale anche molto prima dell’avvento dei social. Ma ad oggi è più difficile comprendere quali immagini siano attendibili e le persone più esposte al rischio di non saper leggere questi contenuti sono i giovani e gli adolescenti.

Anche gli adulti spesso hanno pochi strumenti per comprendere il senso di un’immagine contraffatta, ma sono meno vulnerabili in quanto spesso meno permeabili ai contenuti esterni. Hanno le loro idee ed ormai portano avanti quelle. Diversamente i più giovani sono maggiormente plasmabili e possono facilmente radicalizzarsi se ricevono un’educazione a senso unico.

I social, spesso, hanno la tendenza a creare meccanismi che favoriscono la radicalizzazione, sia nei contenuti scritti che nelle immagini esibite. Il pubblico cerca contenuti semplici ed i messaggi estremi sono più facili da recepire. Di conseguenza, gli adolescenti si confrontano con un mondo virtuale e, come è naturale che sia, ne escono sempre perdenti.

I genitali non si vedono mai

I genitali non sono i protagonisti dei social. Anzi, i genitali tendenzialmente non si vedono quasi mai. Anche nella pubblicità di Sex Education di Netflix non si vedono. Hanno fotografato piante e frutti, ma non si vedono mai i genitali di qualcuno. Quindi esiste una situazione speciale in cui gli adolescenti, focalizzati sull’immagine corporea come detto precedentemente, non hanno modelli di riferimento su come debbano essere i loro genitali.

L’unico contesto in cui è possibile osservare genitali altrui è la pornografia. Professionisti del sesso che mostrano i propri corpi e performance professionali. Non sono contenuti educativi. Non recitano per promuovere la normalità o il benessere sessuale, ma vendono, invece, una scena filtrata per essere desiderabile. Nonostante la pornografia sia generalmente ritenuta desiderabile, questa considerazione è tutta da argomentare.

Infatti offrire un contenuto sessualmente desiderabile è così complicato che internet è inondato da contenuti pornografici pubblicati da un numero infinito di persone. Se fosse possibile offrire un contenuto universalmente desiderabile, esisterebbero solo pochi contenuti efficaci che saturerebbero il mercato. Invece esiste un’infinità di varietà, per rispondere all’infinita varietà del desiderio umano.

Nel guardare la pornografia pensando che sia necessariamente un contenuto sessualmente desiderabile un adolescente potrebbe domandarsi: “se non sono come l’attore o l’attrice porno allora non sono desiderabile?”.

Alcuni pensieri sui genitali

Maschi e femmine, indipendentemente dal genere, se pongono attenzione al proprio aspetto tendono a porre attenzione anche all’aspetto dei propri genitali. I maschi spesso pongono attenzione alla forma del pene considerandone lunghezza, calibro o curvatura. Sono tutte informazioni importanti, ma secondarie per una sessualità piacevole.

Allo stesso modo le femmine spesso pongono attenzione alla forma della loro vulva osservandone le dimensioni delle labbra, la forma della clitoride o il colore del proprio incarnato esterno e interno. Sono tutte informazioni importanti, ma secondarie per una sessualità piacevole.

Le insicurezze sui genitali possono provocare conseguenze nel rapporto con gli altri e con sé stessi. Per una persona con insicurezze sull’aspetto dei propri genitali l’incontro con un’altra persona può favorire vissuti di vergogna che danneggiano il benessere sessuale.

Nel rapporto con sé stessi, invece, non sentirsi a proprio agio con il proprio corpo può danneggiare sia il benessere sessuale ostacolando l’autoerotismo e una sana esplorazione del proprio corpo, sia contribuire a idee e convinzioni dolorose su sé e sugli altri. Alcuni problemi di autostima e di identità a volte affondano le proprie radici nel modo in cui vengono percepiti i propri genitali. Tali idee producono considerazioni errate che, a cascata, vanno a permeare molti aspetti dell’esperienza quotidiana.

Un messaggio semplice, ma importante

Per questo la pubblicità di Netflix della terza stagione di Sex Education veicola un messaggio importante. Per quanto per alcuni potrebbe sembrare un messaggio scontato e per altri potrebbe sembrare volgare, è uno sforzo volto a raggiungere un pubblico silenzioso che non si annoia né si indigna, ma vive con difficoltà qualcosa che, invece, sarebbe importante fosse il più bello possibile.

Ogni forma è perfetta, anche la tua.

Dr. Valerio Celletti

Scaletta del video su Sex Education Netflix – Ogni forma è perfetta – Valerio Celletti

Scaletta del video su Sex Education Netflix - Ogni forma è perfetta - Valerio Celletti