Guida all’orientamento sessuale
Capitolo 7 – Pansessuale
Il settimo capitolo della guida all’orientamento sessuale è dedicato all’orientamento sessuale pansessuale. Per parlare di pansessualità era necessario aver parlato di tutti gli altri orientamenti sessuali, altrimenti alcuni passaggi sarebbero risultati incomprensibili. Infatti dopo gli orientamenti asessuale, eterosessuale, omosessuale e bisessuale, l’orientamento sessuale pansessuale può essere considerato l’ultimo dell’elenco.
Bastano 5 orientamenti sessuali?
Ragionando per massimi sistemi sarebbe possibile non limitarsi a cinque orientamenti sessuali e proseguire nell’utilizzare ulteriori criteri per definire altri orientamenti, come chi approfondisce la demisessualità, la sapiosessualità, ecc… o fa riferimento a gusti sessuali per specifiche parti del corpo o specifici comportamenti sessuali suggerendo siano orientamenti sessuali.
È quindi possibile che gli orientamenti sessuali non siano “solo” cinque. Ma ritengo ragionevole limitare la riflessione sugli orientamenti sessuali a cinque etichette. Questa decisione è dovuta a due ragioni principali.
La prima è dovuta al fatto che la contemporaneità a malapena riconosce orientamenti sessuali alternativi al binario eterosessuale – omosessuale. Quindi passare da 2 a 5 aumenta già notevolmente la sfida culturale.
La seconda, invece, è che ritengo che cinque orientamenti sessuali possano essere sufficienti. Infatti nonostante l’orientamento sessuale verta sui gusti sessuali, credo sia un argomento che è utile legare in modo profondo al tema del genere. Ogni definizione di orientamento sessuale passa sempre per il genere, biologico, riconosciuto, immaginato, esperito.
Le persone di orientamento sessuale asessuale hanno desiderio sessuale che non è rivolto verso nessuna persona, indipendentemente dal genere. Le persone di orientamento sessuale eterosessuale hanno desiderio sessuale verso persone del genere che riconoscono opposto al proprio. Le persone di orientamento sessuale omosessuale hanno desiderio sessuale verso persone del genere che riconoscono uguale al proprio. Le persone di orientamento sessuale bisessuale hanno desiderio sessuale verso sia persone del genere che riconoscono uguale al proprio, sia chi è riconosciuto del genere opposto al proprio. E, infine, le persone di orientamento sessuale pansessuale hanno desiderio sessuale verso le persone in una prospettiva che non ragiona sul tema del genere in senso binario.
Per chiunque cercasse maggiore inclusività, si senta libero di considerare questa riflessione come uno spunto costruttivo e non un tentativo di negare l’idea altrui di quanti siano gli orientamenti sessuali.
Il gusto nell’orientamento sessuale pansessuale
Come tutti gli orientamenti sessuali, anche la pansessualità è definita prevalentemente dal gusto sessuale. Nello specifico, la pansessualità è l’orientamento sessuale che riguarda le persone che hanno desiderio sessuale per le persone fuori da una logica necessariamente binaria di uguaglianza o contrapposizione a sé. Quindi cosa significa? Significa che le caratteristiche sessualmente desiderabili continuano ad esistere ed a essere riconoscibili, ma non sono più contraddistinte dall’essere rappresentative di un genere. Il seno non sarà più sessualmente desiderabile in quanto femminile, ma per altre caratteristiche reali, esperite o immaginate. Una volta eliminata l’alternativa della rappresentatività, tutto può essere o non essere sessualmente desiderabile.
Nonostante la possibile traduzione letterale dal greco, è importante mettere a fuoco che orientamento sessuale pansessuale non significa orientamento sessuale di chi prova desiderio sessuale verso tutti. È possibile che una persona di orientamento sessuale pansessuale possa provare desiderio sessuale nei confronti di chiunque, ma sempre in accordo ai propri gusti sessuali che, come per chiunque altro, saranno personali e vari. Il “pan” di pansessuale non è da intendersi nei confronti di tutte le persone maschili o femminili, ma nei confronti di potenzialmente qualunque caratteristica rispecchi un criterio personale riconoscibile, indipendentemente dal tema binario del maschile o femminile.
A differenza degli altri orientamenti sessuali, il gusto sessuale di una persona pansessuale non ruota intorno alla ricerca di caratteristiche ritenute maschili o femminili, come nell’eterosessualità, nell’omosessualità o nella bisessualità, ma su caratteristiche personali che non vengono attribuite specificatamente a un genere. Questa prospettiva non è dovuta ad un’incapacità di distinguere i due generi, ma, date le differenze anatomiche, al trovare sessualmente desiderabili entrambe le configurazioni fisiche se corrispondenti ad un personale criterio indipendentemente dalla binarietà del maschile o del femminile.
Un esempio su un possibile stereotipo di genere
Per formulare un esempio immaginiamo una situazione che coinvolga un centro di bodybuilding i cui clienti, uomini e donne, siano tutti molto muscolosi. Una persona di orientamento sessuale pansessuale potrebbe avere gusto sessuale per i corpi muscolarmente tonici e trovare sessualmente desiderabili i clienti abituali del centro di bodybuilding.
Nel caso in cui, invece, una persona considerasse i muscoli una caratteristica di genere, ponendo il caso che considerasse i muscoli una prerogativa maschile, un uomo di orientamento sessuale omosessuale proverebbe desiderio per i clienti maschi della palestra coerenti con il suo gusto, mentre un uomo di orientamento sessuale eterosessuale proverebbe desiderio verso le donne della palestra nonostante la prestanza muscolare se trova altre caratteristiche che riconduce alla femminilità. Per esempio, può considerare una donna muscolosa come avente un tratto mascolino, ma considerarla comunque sessualmente desiderabile per altre caratteristiche che ritiene femminili come, per esempio, l’altezza, i capelli, la consistenza della pelle, la forma degli occhi, il seno, o altre innumerevoli caratteristiche.
Un uomo di orientamento sessuale bisessuale con gusto per i muscoli che ritiene mascolini potrebbe provare desiderio sessuale per gli uomini muscolosi della palestra in quanto muscolosi, e per le donne in quanto aventi altre caratteristiche femminili oltre la muscolatura.
In questo senso, nonostante a volte siano accomunati, orientamento sessuale bisessuale e pansessuale sono diversi. Il maschio di orientamento sessuale bisessuale di questo esempio troverebbe sessualmente desiderabili le donne della palestra nonostante i muscoli, mentre il maschio di orientamento sessuale pansessuale le troverebbe attraenti proprio per i muscoli, come troverebbe attraenti gli uomini per lo stesso motivo, perché, in questo esempio, trova sessualmente desiderabili le persone muscolose e non pensa sia un tratto maschile o femminile.
Un orientamento sessuale non binario
Nel parlare di omosessualità ho scelto di spiegare che orientamento sessuale e identità di genere sono due concetti autonomi e separati. Avere gusto per persone con tratti riconoscibili del proprio genere è indipendente dal sentirsi a proprio agio nel proprio genere. Questa specifica nel parlare di orientamento sessuale omosessuale è importante perché è frequente che alcune persone facciano confusione, considerando l’omosessualità come un’eterosessualità in cui si continuano a cercare persone del sesso opposto al proprio, nella logica che, per esempio, un uomo che desidera sessualmente un altro uomo debba sentirsi donna e quindi essere una donna nel corpo di uomo che cerca un uomo. Distinguere bene i due concetti orientamento sessuale e identità di genere permette di non cadere in simili errori.
Invece per parlare efficacemente di pansessualità serve considerare che orientamento sessuale e identità di genere sono indipendenti, ma possono interagire nella definizione dell’oggetto del desiderio. Desiderare mascolinità o femminilità nell’altro è indipendente dal sentirsi mascolini o femminili, ma la teoria secondo cui interpreto il maschile e il femminile interagisce dal modo in cui vivo le caratteristiche sessualmente desiderabili. Cercare la femminilità o la mascolinità negli altri perde di significato in una prospettiva in cui femminile smette di essere di più della sola configurazione genetica o anatomica.
Per questo identità di genere e orientamento sessuale pansessuale sono indipendenti, ma le persone di orientamento sessuale pansessuale hanno un’idea del genere non polarizzata nel binario e disposta lungo un continuum più o meno definito che esclude la possibilità che abbiano un’identità di genere fortemente polarizzata su stereotipi maschili o femminili. Nel caso in cui una persona di orientamento sessuale pansessuale avesse un’identità di genere molto polarizzata, probabilmente sarebbe meglio descritta dall’orientamento sessuale bisessuale.
È frequente confondere la pansessualità con altri orientamenti sessuali
La pansessualità viene spesso confusa con la bisessualità per similitudini nel comportamento, infatti entrambi gli orientamenti sessuali possono avere desiderio sessuale per persone riconosciute di entrambi i generi. La differenza tra i due orientamenti sessuali è riconducibile al fatto che le persone di orientamento sessuale bisessuale provano desiderio sessuale per i tratti maschili o femminili di altre persone, mentre le persone di orientamento sessuale pansessuale non condividono tale definizione di maschile, provando desiderio sessuale per caratteristiche non vincolate al genere.
L’orientamento sessuale pansessuale può confondersi con gli altri orientamenti sessuali perché il comportamento di una persona pansessuale può sovrapporsi al comportamento di una persona bisessuale, omosessuale o eterosessuale. Questa confusione a volte è ulteriormente incrementata nel caso in cui i partner sessuali abbiano un’identità di genere non binaria o abbiano un aspetto che può apparire in contrasto con l’identità di genere.
In tali occasioni, può capitare di pensare che avere desiderio sessuale per persone transessuali, non binarie o androgine possa essere dovuto ad un gusto sessuale pansessuale. Ma tale considerazione, per quanto a volte esatta, sarebbe una generalizzazione errata. Infatti il gusto sessuale non dipende dall’identità di genere altrui, ma da come viene riconosciuto il genere altrui. Le persone di orientamento sessuale pansessuale non hanno desiderio sessuale verso persone non binarie, ma tendono a percepire e riconoscere sé stessi ed il mondo in una prospettiva non polarizzata nel binario. Questo non rende più sessualmente desiderabili le persone, per esempio, transessuali, ma può renderle sessualmente desiderabili indipendentemente dagli aspetti riconoscibili della transessualità.
Una persona eterosessuale, omosessuale o bisessuale che avesse desiderio sessuale per un partner transessuale avrebbe probabilmente un’opinione in merito all’identità di genere dell’altra persona, mentre una persona di orientamento sessuale pansessuale è più probabile che vivrebbe tale incontro senza avere necessariamente un’opinione rilevante su questo specifico argomento. La differenza non risiede nel fare qualcosa di diverso, ma nell’avere un gusto sessuale personale e, quindi, nel porre attenzione ad aspetti diversi dell’altra persona.
Come riconoscere di essere di orientamento sessuale pansessuale?
È difficile che le persone si identifichino correttamente nell’orientamento sessuale pansessuale. La pansessualità è un orientamento sessuale che, per essere riconosciuto, richiede una comprensione sufficientemente buona di come funzioni l’identità di genere e l’orientamento sessuale. Di conseguenza esistono molte persone che probabilmente sono di orientamento sessuale pansessuale ma che non lo riconoscono, identificandosi invece nell’orientamento sessuale eterosessuale, omosessuale o bisessuale.
Ogni orientamento sessuale è accompagnato anche da un’identità di orientamento sessuale. L’identità di orientamento sessuale è costituita dall’insieme di pensieri e aspettative attribuite all’appartenere ad un orientamento sessuale. Infatti gli orientamenti sessuali descrivono solo il gusto sessuale, ma spesso per le persone definire il proprio orientamento sessuale implica anche numerose idee su cosa ne conseguirà. Se sono eterosessuale allora devo mettere su famiglia. Se sono asessuale allora devo avere solo amicizie. Se sono omosessuale allora devo iscrivermi ad un’app per incontri. Questi stereotipi sono tutti infondati, eppure è una tendenza naturale quella di cercare di prevedere come si potrebbero comportare delle persone che hanno qualcosa in comune. Nello specifico, chi condivide un orientamento sessuale ha più probabilità di avere alcuni comportamenti in comune più per disponibilità e convenzione sociale che non perché siano comportamenti intrinsechi nell’orientamento sessuale.
Dato che la persona di orientamento sessuale pansessuale tende a non avere una visione stereotipata del genere e della conseguente identità di genere, è frequente che non creda ciecamente neanche nell’identità di orientamento sessuale. Di conseguenza, riconoscersi nell’orientamento sessuale pansessuale può essere utile per capire qualcosa in più di sé, ma probabilmente è ostacolato dal fatto di riguardare persone che tendenzialmente non sono significativamente interessate a definire normativamente le identità. Di conseguenza, è un orientamento sessuale che può essere più spesso noto a chi non è di orientamento sessuale pansessuale piuttosto che a chi è di orientamento sessuale pansessuale.
Alcuni indizi per riconoscersi pansessuale
In generale la definizione di un orientamento sessuale non è necessaria al benessere sessuale dell’individuo, ma può essere utile a comprendere la specificità dei propri gusti sessuali al fine di indirizzare la propria sessualità verso la persona più soddisfacente.
In primo luogo, per ragionare sull’orientamento sessuale pansessuale è possibile interrogarsi sul proprio modo di vivere l’identità di genere. Una prospettiva non nettamente binaria può essere coerente con l’orientamento sessuale pansessuale.
In secondo luogo, è utile soffermarsi sul proprio modo di vivere il desiderio sessuale, e cercare di comprendere se quello che si trova attraente nell’altra persona la si considera una caratteristica connotata secondo un genere oppure no. Esistono differenze anatomiche tra i generi, ma non è detto che il desiderio sessuale debba per forza ruotare esclusivamente intorno ad esse. Notare che i propri gusti sessuali sono incentrati prevalentemente su caratteristiche che non si ritiene riconducibili ad un genere, è un buon motivo di valutare se riconoscersi nell’orientamento sessuale pansessuale.
Spesso le persone arrivano alla consapevolezza del proprio orientamento sessuale pansessuale in età matura. È possibile comprendere il proprio orientamento sessuale a tutte le età, ma è frequente che affermare di essere di orientamento sessuale pansessuale in adolescenza possa essere più una scelta di identità politica che non una piena consapevolezza. La pansessualità verte sull’apertura e sulla caduta di alcuni pensieri semplicistici e dogmatici, mentre l’adolescenza, per antonomasia, tende invece ad essere un periodo di forte bisogno identitario e riconoscimento. Di conseguenza è utile non avere fretta di riconoscersi nell’orientamento sessuale pansessuale e, in caso di dubbi in merito, spendere le proprie risorse soprattutto nella promozione del benessere sessuale. La consapevolezza di essere di orientamento sessuale pansessuale eventualmente emergerà con il tempo.
Quanto è frequente la pansessualità?
Non esistono statistiche esatte relative alla percentuale di persone di orientamento sessuale pansessuale esistenti per la difficoltà di riconoscersi in questa categoria. Nella popolazione degli Stati Uniti un sondaggio sul proprio orientamento sessuale ha riportato che il 3,9% degli uomini ed il 3,8% delle donne dai 18 ai 44 anni non si dichiara né eterosessuale, né omosessuale, né bisessuale; dichiarando un generico “altro” forse riconducibile agli orientamenti sessuali pansessuale o asessuale.
È probabile esistano innumerevoli persone pansessuali che non sanno di esserlo, quindi che il numero di persone pansessuali nella popolazione sia significativo. Come altrettanto è possibile che alcune persone che si dichiarano pansessuali non lo siano per davvero.
Infatti il termine pansessuale, data la complessità nella sua delicata definizione, può risultare attraente per chi pensa che definirsi pansessuale possa corrispondere al possedere un’identità di orientamento sessuale moralmente superiore. Dato che l’orientamento sessuale pansessuale è compatibile con una percezione non eccessivamente polarizzata degli stereotipi di genere, è possibile che alcune persone si dichiarino pansessuali per sentirsi moralmente superiori a chi, invece, si sente maggiormente vincolato a una visione binaria dei generi.
Di conseguenza, è importante ricordare che nessun orientamento sessuale è superiore ad un altro, nessuna identità di genere è migliore di un’altra, e che avere uno o più stereotipi di genere non è un difetto da cui serve emanciparsi. Il benessere sessuale è favorito dalla varietà, non dall’omologazione. Avere una visione binaria del genere non è migliore o peggiore di una visione non binaria. Civiltà e inclusività dipendono dal rispetto delle differenze e dall’equità.
Orientamento sessuale o spettro di orientamento?
Coerentemente a tutto il discorso appena fatto, è possibile che l’orientamento sessuale pansessuale possa essere sfumato anche nella sua stessa classificazione. Date le innumerevoli sfumature e punti di contatto con temi di difficile definizione, forse non sarebbe opportuno relegare l’etichetta della pansessualità alle persone che non hanno nessuna traccia di gusto per qualcosa che possa anche solo vagamente ricordare la distinzione di genere binaria.
Piuttosto, potrebbe essere utile pensare all’orientamento sessuale pansessuale come uno spettro entro cui potersi riconoscere anche solo parzialmente nel momento in cui si ha sufficientemente poco gusto verso caratteristiche riconducibili a tratti ritenuti anche solo parzialmente di genere, ma si ha gusto sessuale verso altre caratteristiche prive di una personale connotazione di genere. L’apertura a una definizione sfumata, però, porrebbe il rischio di ampliare la definizione ad un numero molto ampio di persone che sarebbero contemporaneamente sia altro, sia pansessuali. In modo poco chiaro, forse è possibile che una prospettiva sfumata della definizione di orientamento sessuale pansessuale possa creare continuità anche con l’orientamento sessuale asessuale, producendo una circolarità complessa e tutta da esplorare.
Tutti questi verbi al condizionale sono dovuti al fatto che è difficile esplorare questo argomento nel momento in cui i protagonisti spesso non hanno gli strumenti necessari a descrivere efficacemente e senza ambiguità il proprio gusto sessuale. Tale difficoltà è presente in tutti gli orientamenti sessuali, ma è più evidente negli orientamenti sessuali meno studiati per scarsità di studi. Con il tempo e la ricerca ci sarà spazio per sanare anche questi dubbi.
Nel mentre, senza indugiare eccessivamente su questioni definitorie, è utile promuovere il proprio benessere sessuale nel rispetto dei propri gusti e dei propri diritti, al meglio delle proprie possibilità e volontà.
Scaletta del video Pansessuale – Capitolo 7 della guida all’orientamento sessuale – Valerio Celletti