Psychonauts 2 – Cambiare i pensieri inseguendo la coscienza
Psychonauts 2 è un videogioco che parla quasi esclusivamente della mente e di contenuti psicologici. Lo fa in modo simpatico, fantasioso e senza pretese di correttezza clinica, ma la sua struttura utilizza una prospettiva che può essere utile mettere in evidenza.
Grazie Game Pass
Nel mese di agosto 2021 Microsoft ha pubblicato sulla sua piattaforma Xbox un gioco chiamato Psychonauts 2. Il gioco è disponibile in acquisto ed è incluso nell’abbonamento Game Pass. Per chiunque fosse curioso di provarlo, il prezzo del primo mese di abbonamento è di 1€, quindi assolutamente alla portata di tutti.
Non entro nel merito della qualità del gioco o dell’esperienza del giocatore come farebbe chiunque volesse recensire un videogioco, ma desidero invece condividere un pensiero in merito ad alcuni contenuti psicologici presenti in psychonauts 2.
Infatti nonostante il gioco non abbia la pretesa di essere psicologicamente accurato, tocca alcune questioni psicologiche in modo notevole.
Entrare nella mente altrui
Il protagonista del gioco è un ragazzo di 10 anni di nome Rasputin (Raz) dotato, come molti altri nel mondo di gioco, di poteri mentali che permettono diverse attività. Una tra tutte, al centro di tutte le dinamiche del gioco, entrare nella mente altrui.
Senza entrare in questioni che possano rovinare la trama a qualcuno (i così detti spoiler), quando si entra nella mente di un’altra persona si ha accesso ai suoi pensieri ed alle sue emozioni e, a seconda di come si interagisce con questi, la persona può esserne modificata.
Questo scenario, per quanto condito con fantasia e licenza poetica, descrive un processo reale. Modificare i pensieri modifica le emozioni che ne conseguono. Come modificare un pensiero apre ad innumerevoli scenari alternativi. È possibile cambiare un pensiero in modo ostile, provando a forzarlo, modificare alcune associazioni logiche, fuggire, nasconderlo o provare a cancellarlo o a conviverci.
Ho molto apprezzato il modo giocoso e leggero di trattare le difficoltà mentali in psychonauts 2. Infatti ogni tentativo svolto, dal protagonista o dagli altri personaggi della storia, ha conseguenze coerenti con l’efficacia o l’inefficacia dello strumento utilizzato.
Per chi giocasse a questo titolo con uno sguardo psicologico, credo potrebbe utilizzarlo come occasione per comprendere meglio alcuni errori personali nel gestire in propri pensieri. Anche perché il protagonista ha 10 anni, è comprensibile sbagli con frequenza a relazionarsi con la mente.
Ognuno esiste dentro la propria mente
Inoltre quando i protagonisti entrano nella mente altrui, trovano che la persona esiste anche dentro la propria mente.
Questo dettaglio non è indifferente.
Infatti una possibile realizzazione di questa idea artistica avrebbe tranquillamente potuto prevedere di fare corrispondere il proprietario della mente esplorata all’ambiente. Non è così. E non è così neanche nella realtà. Infatti entrare nella mente altrui implica anche trovare la coscienza altrui.
La coscienza non è la mente. La coscienza è una parte della mente. Nello specifico, la coscienza (o consapevolezza, o presenza, o io, a seconda di come la si vuole chiamare) è quella parte che emerge dal funzionamento mentale e permette di sentirsi consapevoli e presenti nel pensiero. La mente è automatica, la coscienza è volontaria. La mente c’è sempre, la coscienza può essere assente.
Essere consapevoli di avere uno strumento potente come la coscienza è fondamentale per prendersi cura della propria mente. Infatti tale consapevolezza permette di dialogare con i pensieri della propria mente per gestirli con efficacia.
Nel caso di difficoltà emotive è opportuno consultare un professionista per chiedere aiuto, ma, indipendentemente da questo, per tutti potrebbe essere utile giocare questo gioco e, forse, imparare qualche spunto su come è costruita la mente.