Segnale per chiedere aiuto – Signal for help


Il segnale per chiedere aiuto, o signal for help, è un movimento della mano chiusa prima con il pollice e poi in un pugno, a comunicare il proprio bisogno di essere aiutati. Quando si percepisce questo segnale, è opportuno ascoltare, offrire il supporto che viene richiesto e informare il 112 di quanto accaduto.


Il 2020 è stato un anno critico sotto numerosi punti di vista. La quarantena ha confinato le persone in casa e danneggiato l’economia di numerosi paesi. Una conseguenza drammatica purtroppo è risultata nell’aumento del numero di violenze domestiche, a cui si è pensato di rispondere creando un nuovo strumento in aiuto delle persone che subiscono violenze domestiche.

Quindi in Canada nel 2020 hanno inventato un segnale per chiedere aiuto, in inglese, signal for help. Il segnale consiste nel mostrare il palmo della propria mano verso l’interlocutore, e lentamente chiudere prima il pollice sul palmo della mano e successivamente avvolgere il pollice con le altre 4 dita. In pratica, prima si mostra la mano aperta, si chiude il pollice e poi si chiude il pugno completo.

Questo segnale è particolarmente comodo perché non è fraintendibile, non è un gesto casuale, ed è silenzioso. Così che chiunque sia alle spalle o nei paraggi non vede il segnale che invece è ben visibile dal proprio interlocutore.

Cosa fare quando si riceve un segnale per chiedere aiuto?

Quando si riceve un segnale per chiedere aiuto, è importante tenere in considerazione un aspetto fondamentale. Non sappiamo per quale motivo la persona stia chiedendo aiuto. È importante non saltare a conclusioni affrettate, pensando che sia successo o stia succedendo necessariamente qualcosa di grave. Piuttosto è utile seguire 3 passaggi.

  • È importante cercare di capire in quale situazione si trova chi chiede aiuto. Se non può parlare, guardare intorno per quale motivo forse non è libero/a di parlare. Cercate di farvi un’idea di cosa sta succedendo.
  • Chi usa il segnale per chiedere aiuto potrebbe volere che voi rimaniate il più possibile nella conversazione. Potrebbe volere un’opinione, un suggerimento, o semplicemente che voi ascoltiate il più possibile. Cercate di allungare la conversazione o di spostarla in un luogo dove possiate parlare indisturbati.
  • Se avete il dubbio che esista un pericolo, chiamate il 112 e spiegate l’accaduto. Indicate dove vi trovavate, con chi parlavate, che la persona ha fatto un segnale per chiedere aiuto in una specifica situazione e fornite alle autorità l’aiuto possibile per mettersi in contatto con questa persona.

Fondamentale, non pensate di fare atti eroici o di prendere iniziative giustizialiste. Non avete né l’autorità né le competenze per prendere l’iniziativa, ma offrite il supporto che potete. Attenzione ai fraintendimenti, agli errori di valutazione, al non commettere reati all’idea di difendere qualcuno. Certe situazioni sono complicate e provare a scardinarle bruscamente può rischiare di peggiorare le cose.

Dr. Valerio Celletti