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Patriarcato, un problema di violenza, disparità e competizioneValerio Celletti

Patriarcato, un problema di violenza, disparità e competizione

Il concetto di patriarcato esiste da secoli, ma recentemente è diventato protagonista del dibattito quotidiano. Nella cronaca attuale è frequente che il comportamento criminale o eticamente discutibile di alcune persone venga ricondotto all’influenza del patriarcato, considerato origine e causa di tali comportamenti. Spesso il patriarcato viene utilizzato per descrivere comportamenti messi in atto da persone di sesso maschile, ma occasionalmente è utilizzato anche per spiegare le azioni di persone di sesso femminile. Questo argomento, fondamentale e importante, è ampiamente fraintendibile e spesso affrontato in modo controproducente. Proviamo a chiarire alcuni aspetti.
Il sessuologo risponde 52 - Perché sono omofobo? - Valerio CellettiValerio Celletti

Perché sono omofobo? Il sessuologo risponde #52

Chiedersi "perché sono omofobo?" è una domanda preziosa. Spesso ci si interroga solo quando si è vittime, ma può essere importante per tutti.
L'educazione cosmica e il benessere emotivo - Valerio CellettiValerio Celletti

L’educazione cosmica e il benessere emotivo

Tenere in considerazione il principio dell'educazione cosmica può essere utile sia in pedagogia, sia in psicologia. Infatti concentrarsi sul capire l'ordine e il rapporto tra gli elementi è uno strumento fondamentale della competenza emotiva.
Il sessuologo risponde – 24 – Fino a quando è lecito avere contatti intimi con i bambiniValerio Celletti

Fino a quando è lecito avere contatti intimi con i bambini?

Prendersi cura di un minore comporta un grado inevitabile di intimità. Ma fino a quando è lecito avere contatti intimi? Dipende. Dipende dall'età, dalle necessità individuali, da molti fattori. Tranne che su alcuni aspetti macroscopici fondamentali, non è possibile generalizzare. Un criterio utile per porsi un limite può essere relativo all'autonomia del minore. Se è un contatto intimo che può risultare ambiguo e non favorisce lo sviluppo dell'autonomia del minore, forse è meglio evitarlo.