Riassunto
È proprio vero che la distanza può aiutare le storie d’amore?
Temptation Island
Secondo Temptation Island la distanza è la migliore compagna di viaggio per chi vuole mettere alla prova la sua storia d’amore. Però la distanza tende a danneggiare le relazioni più che migliorarle. Fermiamo insieme l’attenzione su come funzionano vicinanza e distanza nella relazione di coppia.
La lontananza è la migliore compagna di viaggio?
Recentemente ho avuto occasione di fermarmi a riflettere sui format televisivi e sono rimasto colpito dal modo in cui affrontano le difficoltà relazionali. Infatti, è frequente che in TV venga proposto alle coppie in difficoltà di separarsi per mettere alla prova il loro amore.
Il programma Italiano più recente e famoso che promuove la distanza come possibile soluzione per le difficoltà di coppia è Temptation Island. Anche questa estate Temptation Island 2024 ha tenuto compagnia a molte persone con il suo format incentrato sulle difficoltà di coppia. In Temptation Island Filippo Bisciglia, il presentatore, ripete spesso che “la lontananza è la migliore compagna di viaggio quando vuoi mettere alla prova la tua storia d’amore”. Ma è davvero così?
Bisciglia è molto abile nel condurre le conversazioni con i partecipanti al programma e, nei limiti del suo ruolo, svolge un ottimo lavoro nel provare a rendere utile il periodo di distacco vissuto dalle coppie. Però potrebbe essere utile chiedersi se davvero la distanza possa avere un’utilità nel migliorare le difficoltà relazionali.
Vivere lontani per trasformarsi
L’idea che la distanza possa essere di aiuto nelle difficoltà di coppia è ricorrente in molte trasposizioni televisive. In diversi film accade che le coppie si allontanino o siano invitate a stare separate per un certo periodo dagli psicoterapeuti con cui i partner collaborano individualmente o in coppia. La consegna consiste nel vivere separati per un certo numero di giorni, settimane o mesi, per poi riavvicinarsi a seguito di un’esperienza che ci si augura possa essere trasformativa.
Ma è davvero una terapia efficace? In alcuni casi, separarsi temporaneamente può avere un’utilità. Mentre, nella maggior parte dei casi, allontanarsi tende ad essere una soluzione deleteria per la relazione. Tutto dipende da quali esperienze vengono vissute nel periodo di separazione e da quanta esperienza riescono a fare i partner distanti. Per essere chiari, l’esperienza non consiste in quante cose si fanno, ma in quanto si riesce a comprendere quello che è accaduto.
Proviamo a ragionare insieme sui casi in cui la distanza può essere utile al benessere di coppia e a capire quando, invece, allontanarsi è solo un modo poco chiaro per interrompere una relazione di coppia.
La vicinanza permette l’amore
La vicinanza è una componente essenziale delle relazioni di coppia. Avere una relazione con qualcuno significa anche condividere una certa vicinanza con quella persona.
Gli innamorati desiderano spesso trascorrere tempo insieme ed è frequente che i partner scelgano di convivere per stare il più vicini possibile. La vicinanza, però, comporta anche numerose sfide.
Le persone, quando sono vissute da vicino, diventano complesse e reali. L’innamoramento si basa su un processo di idealizzazione dell’altra persona che rende difficile avere un’idea realistica della persona di cui si è innamorati. L’innamorato spera che l’altra persona sia perfettamente come desidera. Ma la perfezione è possibile solo a una certa distanza. Come diceva Franco Basaglia, da vicino nessuno è normale.
Nella vicinanza c’è spazio per la fiducia nell’interpretare ottimisticamente tutte le informazioni ambigue. È possibile leggere tutto “con gli occhi dell’amore”. Però la vicinanza offre l’accesso a così tante informazioni che diventa difficile mantenere un’idea idealizzata dell’altra persona. Proprio per questo la vicinanza è un ingrediente fondamentale per permettere all’innamoramento di diventare amore. L’innamoramento si basa su un’idea irrealistica, mentre l’amore è fondato su un’idea realistica dell’altra persona.
La messa alla prova di Temptation Island
Temptation Island afferma che la lontananza è la miglior compagna di viaggio quando si vuole mettere alla prova una relazione d’amore. Ma è chiaro che le persone non “mettono alla prova” una relazione senza motivo. La scommessa dei partecipanti al programma televisivo consiste nel provare a risolvere le loro difficoltà relazionali grazie a Temptation Island.
Il programma gli offrirà l’occasione di vivere separati per 3 settimane. Durante la separazione, i partner vivono la vicinanza di persone che svolgono il ruolo di tentatori a cui, superficialmente, si potrebbe pensare che i partner debbano provare a resistere. In realtà il possibile senso terapeutico dell’esperienza non consiste assolutamente nel resistere ai tentatori. Non si tratta di resistere al nuovo, ma di ricordare il passato.
Ma, prima di chiarire questo meccanismo, cerchiamo di capire quando può essere utile la distanza per risolvere una difficoltà di coppia.
L’intimità provoca pensieri automatici
La distanza scardina un meccanismo fondamentale delle relazioni sentimentali. Infatti le relazioni di coppia si basano su un certo grado di vicinanza e di intimità che provocano l’innesco di alcuni meccanismi relazionali tipici dei rapporti umani. Come detto precedentemente, le persone che vivono a stretto contatto accedono a innumerevoli informazioni reciproche e costruiscono una loro personale idea della relazione e dell’altra persona.
Queste idee si basano in parte sui contenuti offerti dall’altra persona e in parte sugli strumenti utilizzati per leggere l’altra persona. È frequente che alcune persone pensino che i propri partner si somiglino (e che gli uomini/donne siano tutti/e uguali) più per una propria difficoltà a vedere realmente i propri interlocutori che non per una reale somiglianza.
La distanza può disinnescare alcuni pensieri automatici
Quando una relazione sentimentale è rodata, i partner tendono a non interagire più tra di loro, ma solo con la propria idea dell’altra persona. L’amore, contraddistinto dall’idea realistica e complessa dell’altra persona, tende a diventare confuso quando i partner costruiscono idee eccessivamente semplificate e sintetiche dell’altra persona e smettono di interagire in modo normale. I gesti compiuti smettono di essere singole azioni e diventano l’ennesima conferma (fai sempre così) dell’idea costruita negli anni di frequentazione. La complessità diventa semplice e la vicinanza diventa più faticosa della lontananza.
La lontananza danneggia i processi automatici con cui i partner interagiscono basandosi su etichette semplificate della relazione. In questo senso, la distanza può essere un’opportunità per risolvere alcune difficoltà di coppia. Eppure, la distanza tende anche ad essere soprattutto deleteria. Tutto dipende da come viene speso il tempo trascorso lontani.
La distanza può essere un’esperienza trasformativa?
Se il tempo distanti è trascorso senza mettere in discussione le proprie convinzioni, è probabile che la distanza porti solo a una conferma dei problemi e ad apprezzare la distanza dal modo esclusivamente negativo con cui si viveva la quotidianità condivisa.
Diversamente, se il tempo a distanza è l’occasione per rientrare in contatto con la complessità del passato, la lontananza potrebbe essere un’esperienza costruttiva. Purtroppo è difficile che il solo ricordo del passato sia occasione di complessità. I ricordi sono un riassunto degli eventi passati. Il contatto con la complessità e le apparenti contraddizioni è qualcosa su cui si lavora in psicoterapia di coppia mentre i partner sono vicini, non quando sono lontani. Quindi è necessario che i partner lontani siano stimolati in modo più intenso e mirato che non solo dal semplice ricordo libero e spontaneo degli eventi passati. I ricordi tendono a confermare solo l’idea positiva o negativa già disponibile in memoria, lasciando i partner più confusi di quando si sono separati.
Distanza dal partner per vicinanza a sé stessi
Lo scenario in cui in psicoterapia di coppia è possibile suggerire la distanza è quando uno dei partner ha delle difficoltà personali da risolvere. In quel caso, la distanza può essere utile non tanto per la relazione, che viene inevitabilmente posta in secondo piano, ma per riprendere contatto con sé stessi. Questa scelta può essere particolarmente utile quando la difficoltà personale riguarda il partner meno autonomo della coppia.
Infatti le persone con uno stile relazionale passivo tendono a essere particolarmente concentrate sui loro partner, finendo per avere poco contatto con sé stesse. In questo caso la distanza può aiutare a recuperare il contatto con sé stessi per lavorare sulle proprie difficoltà e, una volta risolte, provare a riavvicinarsi alla relazione sentimentale. Questi periodi di separazione tendono a richiedere realisticamente da 1 a 6 mesi affinché siano efficaci. Stare separati 1 settimana non serve a molto, come stare separati anni perde di significato.
Imparare ad essere sia innamorati sia amanti
I tentatori e le tentatrici di Temptation Island hanno un ruolo fondamentale nella possibile riuscita dell’esperienza trasformativa. L’utilità dei tentatori non consiste nel mettere in pericolo la fedeltà dei partner. In Temptation Island i concorrenti sono sorvegliati a vista da telecamere e microfoni, è tutto sotto controllo. La fedeltà è un concetto testabile solo in assenza di controllo.
Nel format di Temptation Island il contatto tra i concorrenti e i tentatori raggiunge il massimo della sua utilità quando riesce a offrire ai concorrenti uno spunto di riflessione realistico su un’interazione umana desiderabile. Infatti, tutte le coppie di concorrenti hanno già esperito quelle esperienze. Prima di essere amanti stanchi e conflittuali, sono stati tutti amanti e innamorati felici. Essere a contatto con una persona che sappia far sentire sedotti o seducenti in modo simile a come è iniziata la propria relazione di coppia attuale è una tentazione che può aiutare a recuperare contatto con una complessità perduta nella quotidianità di coppia.
Può essere l’occasione per ricordarsi che l’altra persona della coppia non è solo il presente disfunzionale, ma è anche la persona di cui in passato ci si è innamorati e che, con il tempo, si è imparato ad amare. Tale riflessione emerge spesso nelle psicoterapie di coppia mentre si riflette insieme sulle apparenti incompatibilità del presente. La vicinanza, se sfruttata correttamente, è la migliore compagna di viaggio per prendersi cura della relazione di coppia. Ma anche la distanza può innescare dei cambiamenti desiderabili.
Quanto supporto psicologico ricevono le coppie di Temptation Island?
Il dubbio maggiore sull’utilità della distanza in Temptation Island consiste nella quantità di lavoro psicologico che avviene dietro alle quinte. Se le persone sono seguite adeguatamente da psicoterapeuti abituati a lavorare con le relazioni di coppia, la distanza può diventare un’esperienza trasformativa interessante. Nel caso in cui, invece, le coppie fossero abbandonate a sé stesse senza un adeguato supporto psicologico e i tentatori non fossero sufficientemente indirizzati a proporre una tentazione costruttiva, allora potrebbero sollevarsi alcuni possibili dubbi etici sulle reali intenzioni del programma.
Una situazione caoticamente stimolante corre il rischio di irrigidire i ragionamenti disfunzionali e peggiorare la salute dei concorrenti invece che promuoverne il benessere. Questo sarebbe vero per qualunque coppia, e diventerebbe discutibile applicarlo proprio a coppie in crisi che hanno bisogno di un aiuto invece che di essere vessate.
Senza lo sprono a una visione complessa e costruttiva sulla relazione sentimentale, i tentatori stipendiati per dedicare attenzioni ai concorrenti e i video montati ad hoc per provocare i partner potrebbero correre il rischio di diventare solo una violenza gratuita nei confronti di relazioni in crisi.
Non si tratta di stare insieme o separarsi
Infatti, il successo o il fallimento di una psicoterapia di coppia non si misura da quanto tempo dura una relazione. A volte il successo è stare insieme, altre è separarsi. L’obiettivo del lavorare con le coppie è che tutti possano perseguire il maggiore benessere possibile. In molti casi è possibile perseguirlo insieme, mentre altre volte è necessario allontanarsi o cercare altre persone.
In Temptation Island spesso si finisce per tirare le somme su quali coppie sono rimaste insieme e quali si sono lasciate. Ma tale informazione è secondaria. Ciò che è centrale è quale coppia riesce a promuovere un progetto di vita migliore? Quali competenze hanno appreso nelle settimane trascorse a distanza? Come hanno imparato a percepire in modo più realistico sé stessi e l’altra persona? e come intendono continuare a favorire questa modalità in futuro così da non avere più bisogno di un’esperienza trasformativa?
Questi obiettivi è meglio perseguirli insieme, vicini e coinvolti in una psicoterapia di coppia. La distanza è da preferirsi solo in alcune situazioni di crisi individuale più che relazionale. Ma anche il format di Temptation Island può offrire un’esperienza trasformativa costruttiva se organizzata in modo più complesso e strutturato di come viene presentata nel programma mostrato al pubblico.
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