Ritorno a scuola/lavoro e ritornano anche le cattive abitudini
Lo stress percepito tornando a scuola o a lavoro dopo una vacanza non è sempre conseguenza del quotidiano a cui torniamo. Spesso il ritorno alla routine comporta un recupero rapido delle cattive abitudini maturate durante i periodi di stress precedenti. Con il ritorno a scuola/lavoro tornano anche le cattive abitudini.
Tutti hanno un copione di strategie più o meno funzionali per difendersi dalla sofferenza emotiva. Un palcoscenico ideale per osservare il proprio approccio sono i contesti scolastici e lavorativi. (Non mi dilungo sul perché dato che aprirebbe una parentesi completamente fuori tema).
Ad eccezione dei lavoratori stagionali, con il rientro dalle ferie, leggeri e rigenerati dall’estate che per alcuni corrisponde ad una pausa completa, mentre per altri ad un lavoro a ritmi più rilassati, torna il lavoro e tornano le proprie strategie difensive.
Infatti una parte importante del benessere percepito durante le vacanze è dovuto al cambio di abitudini che elimina alcune fonti di stress, ed elimina la messa in atto di alcune soluzioni allo stress. I problemi derivanti dall’esterno vanno affrontati con calma ed attenzione, e generalmente non possono essere risolti solo da una presa di coscienza. Diversamente il rientro dalle vacanze può offrire l’occasione per non riprendere con le cattive abitudini apprese in passato.
Infatti è frequente che “torna il lavoro e tornano le cattive abitudini”.
Le cattive abitudini sono causa di stress
Il ritorno in ufficio può produrre un forte stress a cui le persone spesso rispondono riprendendo rapidamente le abitudini precedenti le ferie. Per difendersi dalla noia, dalla tristezza, dalle paure e dai rancori che avevano lasciato in ufficio, rimettono rapidamente in atto le proprie soluzioni fondate in anni di esperienza quotidiana anche in modo non proporzionale allo stress attuale.
Nei casi più eclatanti, accade che con il ritorno al lavoro si riprenda improvvisamente a comportarsi come prima delle vacanze, senza ricordarsi neanche più il motivo di tali comportamenti. Si riprende rapidamente ad odiare un collega, a distrarsi compulsivamente sui social, a consolandosi con il sesso, giocando ai videogiochi o assumendo sostanze di cui si era fatto tranquillamente a meno per tutto il tempo della pausa lavorativa.
Se accade, è utile provare a riconoscere rapidamente queste cattive abitudini. Sono le strategie che erano state apprese per sopravvivere alle difficoltà emotive prima della pausa, ma forse non sono il modo migliore con cui prendersi cura di sé. Il ritorno dalle vacanze offre la preziosa occasione di osservarsi e rendersi conto delle proprie abitudini, così da provare a disinnescare quelle meno salutari.
Dopo il defaticamento estivo (o invernale), per chi è eccessivamente immerso nelle proprie cattive abitudini è frequente percepire un intenso affaticamento non proporzionato al carico di lavoro attuale. Quel livello improvviso di stress non è dovuto al ritorno a lavoro, ma al ritorno alle cattive abitudini. Disinnescarle è un ottimo modo per posticipare il proprio bisogno di un nuovo momento di pausa.